iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Dumbsaint – Panorama, In Ten Pieces

Il nuovo disco dei Dumbsaint colpisce molto positivamente grazie all'ottimo mix di tecnica, gusto, emotività ed energia

Dumbsaint – Panorama, In Ten Pieces

A tre anni di distanza dall’ottimo “Something That You Feel Will Find Its Own Form”, gli autraliani Dumbsaint (Michael Tokar, James Thomas, Nicholas Andrew) ritornano per Bird’s Robe Records e Art As Catharsis Records con Panorama, In Ten Pieces. Il nuovo lavoro, colonna sonora costruita a priori per un film che ancora deve essere realizzato (probabilmente verrà pubblicato proprio sul finire di questo 2015), si compone di dieci intensi brani post metal/post rock carichi di pathos ed energia.

Il lento aprirsi di Low Visions, cupo e incombente, trascina con il suo energico evolvere fatto di tecnica ed emozione, mentre lo spirito più mansueto e pensieroso di Communion, nonostante qualche momento più deciso, lascia spazio all’intrecciarsi di basso e batteria (costellato da fiammate di chitarra) di Love Thy Neighbour.
I colpi decisi sferrati da (Partition), invece, non concedendo un momento di distensione nemmeno negli attimi più calmi, esplode nell’affilato aggredire della intensa e coinvolgente Cold Call e nel procedere cerebrale della fluida e morbida Graceland.
Lo svilupparsi lento e dalle chiare tinte post rock della leggera e serena Long Dissolve/Temps Mort, in settima posizione, acquistando vigore nei suoi crescendo (quasi dieci minuti di durata), si contrappone alla fragile brevità di Neighbour (Reprise), introducendo l’ampio respiro della vibrante e coinvolgente Of No Return.
Barren Temples, infine, con i suoi ampi respiri carichi di melodia e pensieri, chiude il disco avvolgendo delicatamente l’ascoltatore.

Il nuovo disco dei Dumbsaint colpisce molto positivamente grazie all’ottimo mix di tecnica, gusto, emotività ed energia. I dieci brani presentati, infatti, miscelando insieme post rock, post metal e sonorità vicine ad Isis e Tool, riescono sempre a coinvolgere e a catturare l’attenzione, emozionando e convincendo. Un ritorno degno di nota, per una band che vale la pena seguire con attenzione.

TRACKLIST
01. Low Visions
02. Communion
03. Love Thy Neighbour
04. (Partition)
05. Cold Call
06. Graceland
07. Long Dissolve/Temps Mort
08. Neighbour (Reprise)
09. Of No Return
10. Barren Temples

LINE-UP
Michael Tokar
James Thomas
Nicholas Andrews

DUMBSAINT – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90