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Recensione : Doom Architect – Sententia Prima

A fronte di una relativa personalità esibita nell'interpetazione del genere, va detto che i quaranta minuti regalati dai Doom Architect scorrono via in maniera molto piacevole.

Secondo album per i russi Doom Architect, duo composto da Alexandr Mikhaylov e Marina Kuznetsova, attivi anche nella band heavy metal Волновой Фронт.

Come da ragione sociale, è il doom a predominare nel sound di questo Sententia Prima, offerto nella sua veste connessa al death ma con un’impronta molto melodica: a fronte di una relativa personalità esibita nell’interpretazione del genere, va detto che i quaranta minuti regalati dalla coppia scorrono via in maniera molto piacevole, grazie ad una buona capacità di scrittura e alla rinuncia a soluzioni cervellotiche, favorendo una fluidità ed ascoltabilità non sempre scontata.
Il growl di Alexandr è apprezzabile, così come il suo lavoro chitarristico, vario ed incisivo, mentre Marina tesse atmosfere efficacemente lineari con le sue tastiere.
Tra i sei brani presentati segnalerei Embracing the Void e, soprattutto, la conclusiva Light of Inner Flame, caratterizzata da pregevoli linee chitarristiche dai tratti melodici e dolenti.
Sententia Prima è decisamente un buon lavoro, magari non di primissima fila, ma ugualmente degno di qualcosa in più rispetto ad un ascolto distratto.

Tracklist:
1. At the Bound of Death
2. Leaving the Shadows
3. Detachment
4. Embracing the Void
5. Astral Wind
6. Light of Inner Flame

Line-up:
Alexandr Mikhaylov – Guitars, Vocals
Marina Kuznetsova – Keyboards

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