Torna dopo qualche anno di assenza il compositore, produttore e operatore alchemico ligure Federico De Caroli, in arte e per tutti Deca, uno dei migliori compositori e creatori di musiche che abbiamo in Italia.
Il suo è un ritorno in grande stile, anche se non era mai scomparso dalla scena musicale, e lo fa portando alla luce Lucifero Alchemico, un’ opera alchemica di cui giravano frammenti in rete e che è forse la sua opera più attesa. Autore estremamente prolifico Deca ha attraversato tantissime ere diverse della musica, partendo dal prog e dalla kosmische musik, cogliendo i primi vagiti e le nuove epoche della musica elettronica, andando sempre oltre le convenzioni e i confini.
Sarebbe troppo lungo elencare qui la sua carriera e le sue opere, lo fa per noi un’ottima pagina di wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_De_Caroli, punto di partenza per scoprirlo. Deca ha sempre parlato con la musica, ed in questo caso lo fa con un disco magnifico, che riassume e amplia la sua opera per andare oltre, come in una vera e propria opera alchemica. Le coordinate musicali sono molteplici, il genere di sostrato è l’ambient, fatto con sintetizzatori e soprattutto tanto talento, e i confini qui vanno davvero stretti.
I pezzi sono quattro e sono tutte composizioni che vanno ad integrarsi, in un percorso ben preciso, come una via iniziatica. Lucifero Alchemico è un’opera esoterica, permeata e creata attraverso antiche credenze mai sopite e ora messe in musica da Deca, un qualcosa che va molto molto oltre la mera musica intesa come intrattenimento o come rafforzamento di uno stile di vita percepito come ribelle o alternativo. Deca è uno studioso e forse anche uno sciamano, perché con i suoi suoni porta l’ascoltatore in un posto altro, in una diversità che non fa parte del mondo reale, o che crediamo tale. Il suo disco è un’immersione spirituale e sensoriale in un viaggio alchemico, poiché l’alchimia è una delle maggiori rappresentazioni di ciò che è la conoscenza umana, che non è creare l’oro dal nulla, ma la continua ricerca per trovare la sapienza e dare un senso all’essere umano.
In ciò non ci si rivolge al dio della nostra tradizione, figura oscura e oscurantista che nega la conoscenza, ma al portatore di luce, ovvero Lucifero come dice il suo stesso nome, da non identificare con Satana, figura inventata dal fertile marketing cattolico. Qui Deca ci porta vicini alla luce e alla conoscenza attraverso frequenza sonore inedite ed illuminanti, che portano benessere e conoscenza. Tutte le quattro composizioni sono sia un rifugio che un punto di partenza verso lo studio e un cammino personale fatto di distacco dal materialismo che ci circonda e che ci tiene ancorati a falsi miti, come quello dell’infallibilità della scienza, tutta la questione e la nostra vita sono assi più complesse, e qui Deca ce ne mostra alcune facce.
Il disco ha avuto una lunga gestazione e continua a macinare dentro chi lo ascolta, portando luce nelle ombre. Deca è un compositore senza eguali, un precursore che non ha tempo per specchiarsi nel mare dei sociale ha scelto sempre la musica come sua tribuna.
Un’opera magnifica, non per tutti ma che può diventarlo nel momento in cui uno si mete in gioco e vuole andare oltre la musica per poter scoprire qualcosa che ci hanno tolto e che è nostro, la conoscenza, quella vera.
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