iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Deathrow – The Eerie Sound Of The Slow Awakening

Thorns non è certo un neofita del black metal e la disinvoltura con la quale maneggia la materia in "The Eerie Sound of the Slow Awakening" ne è la prova più eloquente.

Deathrow – The Eerie Sound Of The Slow Awakening

Quello dei Deathrow non è un nome nuovo nella scena dato che la nascita del progetto solista di Thorns (al secolo Gionata Potenti), conosciuto anche come batterista dei Kult, degli Acherontas e dei Frostmoon Apocalypse, oltre che ex-Glorior Belli, risale ormai al 2006.

The Eerie Sound of the Slow Awakening è il quarto full-length pubblicato con questo monicker dal musicista livornese, oltre a diversi split, ed è un lavoro decisamente valido per il quale non si può fare a meno di ripetere la solita ritrita litania che ci vede obbligati, in qualche modo, a scindere il valore oggettivo della musica in esso contenuta dal suo potenziale a livello di originalità ed innovatività.
Il black dei Deathrow, del resto, è ben inserito nel solco della tradizione del genere pur mantenendo intatta la sua caratteristica d’essere sufficientemente melodico senza perdere in incisività.
Di fatto il disco si può tranquillamente suddividere in due tipologie di brani, ovvero quelli dalle ritmiche comandate da un blast beat martellante, che contemplano comunque qualche cambio di passo (The Sentinel, Worms And Silence), e gli altri, impostati su un mid-tempo che ne accentua le caratteristiche malinconiche di fondo (The Illusion Of Control, One Moment).
Una manciata di buoni brani come quelli citati, inseriti in una tracklist che per il resto non evidenzia particolari picchi ma senza neppure visibili scadimenti di livello, rende questa prova dei Deathrow sicuramente appetibile per gli estimatori del genere.
Del resto, come detto in sede di presentazione, Thorns non è certo un neofita in questo campo e la disinvoltura con la quale maneggia la materia in The Eerie Sound of the Slow Awakening ne è la prova più eloquente.

Tracklist:
1. A Fallen Empire of Flesh (Intro)
2. The Sentinel
3. Old Bones
4. He, the Destroyer
5. The Illusion of Control
6. Dying in the Cold
7. Lost in the Grey
8. Worms and Silence
9. One Moment
10. Il Sangue Nero (Outro)

Line-up:
Thorns – All instruments, Vocals

DEATHROW – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Noctu – Super Illius Specula

Super Illius Specula è probabilmente il punto più alto raggiunto finora da un musicista come Noctu, in grado di offrire oggi un doom estremo tra i più avvincenti e, allo stesso tempo, meno scontati in ambito nazionale.

Angmodnes – Rot of the Soul

Rot of the Soul è un album che conferma le qualità mostrate negli ultimi anni da parte degli Angmodnes, trattandosi di un lavoro di grande consistenza e molto curato nella sua resa sonora nonché un’esibizione di spiccata creatività compositiva, sintomatica del desiderio da parte della band olandese di non appiattire il proprio sound sulle posizioni già acquisite.