iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Cosmic Box – Last Broadcasting Station

I Cosmic box fanno centro regalando emozioni di matrice alternative, grazie ad un lavoro a base di rock americano di indubbia maturità.

Cosmic Box – Last Broadcasting Station

Secondo album per la band ferrarese Cosmic Box, nata nel 2001 e con all’attivo un primo disco nel 2010 intitolato “Not Better, Simply Different”.

Echi di quel rock degli anni novanta che fecero la fortuna delle band a stelle e strisce, con a capo i Pearl Jam di Eddie Vedder, sono ben presenti tra i solchi di questo lavoro che raccoglie una decina di song di classe, enfatizzate da distorsioni di matrice Sonic Youth, laddove il tiro dei pezzi si indurisce, ma che sa regalare pure momenti sognanti di rock raffinato, impreziositi dalla voce elegante di Andrea Gnani.
L’album ha così due anime: quella più dinamica, dove strutturalmente il gruppo si avvicina a quel rock alternativo che nei già citati anni novanta scalava le classifiche indie (bellissima in questo senso Don’t Move), e quella più roots, dove i suoni si dilatano per arrivare a sfiorare l’anima malinconica e on the road dei Pearl Jam e del Vedder solista.
Da citare la stupenda 66, ballad introdotta da una chitarra acustica, nella quale Gnani ricorda i toni di Steve Kilbey dei The Church, per essere poi solcata da un solo drammaticamente psychedelico.
E’ un alternarsi di umori e sensazioni questo lavoro, che la band interpreta con grande maturità lasciando che la musica arrivi all’ascoltatore in modo fluido, senza forzature di sorta; ascoltando il disco si ha la sensazione che le note escano direttamente dagli strumenti in presa diretta, come se nulla fosse stato studiato, come se non ci fosse più una prossima volta (L.B.S).
Gran bel disco, Last Broadcasting Station, che si rivela la maniera ideale per rivivere il suono americano, ancora una volta, ma da suonato e composto parte di una band italiana.

Tracklist:
1. New Way Home
2. Just Another Morning.
3. Don’t Move
4. All The Things You Cannot Hide
5. (The Story Of) Queen Grace
7. 66
8. Through Skin And Bones
9. L.B.S.
10. The Saily War
11. Osmose

Line-up:
Andrea Gnani – Voce
Andrea Cera – Chitarra
Nicola Marzola – Chitarra
Giacomo Tebaldi – Basso
Michele Massellani – Batteria

COSMIC BOX – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta