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Recensione : Cosmic Box – Last Broadcasting Station

I Cosmic box fanno centro regalando emozioni di matrice alternative, grazie ad un lavoro a base di rock americano di indubbia maturità.

Cosmic Box – Last Broadcasting Station

Secondo album per la band ferrarese Cosmic Box, nata nel 2001 e con all’attivo un primo disco nel 2010 intitolato “Not Better, Simply Different”.

Echi di quel rock degli anni novanta che fecero la fortuna delle band a stelle e strisce, con a capo i Pearl Jam di Eddie Vedder, sono ben presenti tra i solchi di questo lavoro che raccoglie una decina di song di classe, enfatizzate da distorsioni di matrice Sonic Youth, laddove il tiro dei pezzi si indurisce, ma che sa regalare pure momenti sognanti di rock raffinato, impreziositi dalla voce elegante di Andrea Gnani.
L’album ha così due anime: quella più dinamica, dove strutturalmente il gruppo si avvicina a quel rock alternativo che nei già citati anni novanta scalava le classifiche indie (bellissima in questo senso Don’t Move), e quella più roots, dove i suoni si dilatano per arrivare a sfiorare l’anima malinconica e on the road dei Pearl Jam e del Vedder solista.
Da citare la stupenda 66, ballad introdotta da una chitarra acustica, nella quale Gnani ricorda i toni di Steve Kilbey dei The Church, per essere poi solcata da un solo drammaticamente psychedelico.
E’ un alternarsi di umori e sensazioni questo lavoro, che la band interpreta con grande maturità lasciando che la musica arrivi all’ascoltatore in modo fluido, senza forzature di sorta; ascoltando il disco si ha la sensazione che le note escano direttamente dagli strumenti in presa diretta, come se nulla fosse stato studiato, come se non ci fosse più una prossima volta (L.B.S).
Gran bel disco, Last Broadcasting Station, che si rivela la maniera ideale per rivivere il suono americano, ancora una volta, ma da suonato e composto parte di una band italiana.

Tracklist:
1. New Way Home
2. Just Another Morning.
3. Don’t Move
4. All The Things You Cannot Hide
5. (The Story Of) Queen Grace
7. 66
8. Through Skin And Bones
9. L.B.S.
10. The Saily War
11. Osmose

Line-up:
Andrea Gnani – Voce
Andrea Cera – Chitarra
Nicola Marzola – Chitarra
Giacomo Tebaldi – Basso
Michele Massellani – Batteria

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