Senza nulla togliere alle altre band storiche che sono tornate (o si apprestano a farlo) sul mercato, l’evento clou del 2015 è stata la reunion sul palco del Wacken Open Air della “best metal band in the world”, come veniva presentata sul live “Ghost In The Ruin”, i Savatage del mountain king Jon Oliva, insieme al gruppo che ne ha preso l’eredità artistica, la Trans-Siberian Orchestra.
Chris Caffery, arrivato alla corte di Oliva ai tempi del capolavoro “Dead Winter Dead” nel 1995 e dopo aver preso parte con lui al progetto Doctor Butcher, è diventato in poco tempo l’artefice della rinascita della band americana con la quale ha suonato anche nell’altra pietra miliare “The Wake Of Magellan” e nell’ultimo e bellissimo “Poets And Madmen” (rispettivamente 1998 e 2001).
Purtroppo i Savatage hanno smesso fin troppo presto di sfornare opere magnifiche (pensando invece a quanti gruppi bolsi, ma famosissimi, continuano imperterriti a licenziare album nemmeno lontanamente paragonabili a quelli storici, c’è da star male) e si sono reincarnati in un gruppo orchestrale (la Trans-Siberian Orchestra, appunto) dove Caffery ne è l’assoluto artefice dell’anima metal.
Tra molte collaborazioni eccellenti (Metallium, Doro Pesch e Circle II Circle, dell’altro orfano Zak Stevens), in questi anni il chitarrista newyorkese ha proseguito la sua carriera solista, iniziata con l’ottimo “Faces/The Damn War” del 1994 seguito da “Pins and Needles” del 2007 e “House of Insanity” dell’anno dopo.
Caffery torna, all’incirca un mese dopo la storica apparizione sul palco del più grande open air metal d’Europa, con questo nuovo album, Your Heaven Is Real, che ha interamente mixato, registrato e prodotto, accompagnato di Brian Tichy alle pelli e Lonnie Park alle tastiere.
Diciamolo pure, Your Heaven Is Real è nettamente il più bel lavoro fin qui scritto dal biondo chitarrista statunitense: questa volta il songwriting risulta davvero ispirato, con perle di power metal entusiasmanti, compatto e duro, vive di un’anima drammatica e orchestrale che ricorda gli splendidi brani di “Poets And Madman”.
Caffery dimostra d’essere oggi non solo un chitarrista bravissimo quanto spesso sottovalutato, ma anche un compositore con i fiocchi: le canzoni infatti non si disperdono come nei lavori precedenti, ma mantengono un filo conduttore per tutta la durata del lavoro, facendo di Your Heaven Is Real una sorta di libro di testo sul quale studiare per gli aspiranti power metallers, specialmente per chi segue il filone statunitense.
Lezione di metallo, dunque (tanti anni al fianco del maestro Jon Oliva cominciano a dare i loro frutti), incendiario e sontuoso, con molti riferimenti ai Savatage sia della prima fase sia, come detto, dell’ultimissimo periodo, con brani uno più bello dell’altro; le ballad vengono riservate alla conclusione dell’opera e si parte quindi con tempeste di sontuoso metal a tratti oscuro e da tradizione statunitense come la title track, Arm And Leg, la drammatica e stratosferica Why, la thrash oriented Damned If You Do, Dead If You Don’t e la corrosiva Death By Design.
Un album bellissimo, assolutamente da avere come tutto quello che esce dalla grande famiglia Savatage, composto un musicista che dà l’impressione di scrivere musica per sé stesso, confermandosi uno dei personaggi più autentici del metal contemporaneo.
Tracklist:
1.Your Heaven Is Real
2.Just Fine
3.Sick And Tired
4.I Never Knew
5.Too Soon To Be Too Late
6.Arm And A Leg
7.Death By Design
8.Hot Wheelz (instrumental)
9.Why
10.Damned If You Do, Dead If You Don’t
11.My Light
12.2-26-15 (instrumental)
13.Over And Over
Line-up:
Chris Caffery – Guitars, Vocals, Bass, Keyboards
Brian Tichy – Drums
Lonnie Park – Keyboards
Una risposta
Thank you!!!