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Recensione : Cepheide – Respire

I Cepheide raffigurano in maniera credibile una dimensione di afflizione e disperazione che si staglia su un tappeto atmosferico di buona fattura.

Ancora dalla fertile Francia arrivano i Cepheide, band che, con questo Respire, giunge alla seconda uscita dopo il demo d’esordio De silence et de suie, pubblicato nel 2014.

I parigini sono autori di un black metal molto atmosferico che sconfina spesso e volentieri nel depressive, aiutato in questo dalle urla costanti che, più che declamare testi, assumono alla fine la funzione di vero e proprio strumento aggiuntivo.
Tutto ciò raffigura in maniera credibile una dimensione di afflizione e disperazione che si staglia su un tappeto melodico di buona fattura: il lavoro si rivela così molto interessante per la sua intensità anche se, per converso, alla lunga potrebbe pagare dazio a causa della sua uniformità espressiva.
Per sfuggire a questo rischio bisogna considerare Respire (uscito in origine come autoproduzione nel 2015 e riedito oggi dalla Sick Man Getting Sick Records in formato vinilico) quasi come una sorta di flusso sonoro volto a disegnare lo stato d’animo di chi, su questa terra, ha rinunciato a scendere a patti con il modo circostante e, soprattutto, con se stesso.
I due lunghissimi brani, che brillano per un’intensità a tratti spasmodica, differiscono parzialmente in quanto Le souffle brûlant de l’immaculé possiede un incedere più apocalittico ed in qualche modo aderisce agli stilemi del black metal nella sua forma più cupa e depressiva, mentre La chute d’une ombre esibisce passaggi ambient e, anche quando riesplode la furia ritmica, si ammanta di una certa aura cosmica.
Respire è un lavoro decisamente intrigante, anche se non per tutti, in virtù dei suoi pregi, rappresentati in primis dall’elevato impatto emotivo, che superano di gran lunga i difetti, tra i quali si segnala invece una produzione non proprio limpidissima.
I Cepheide hanno posto le basi per produrre prossimamente qualcosa in grado di lasciare un segno profondo, perché il malessere e la disperazione che vengono espressi in quest’opera, ancora perfettibile, assumono quei tratti tangibili che band appartenenti allo stesso segmento stilistico non riescono ad esibire con analoga profondità.

Tracklist:
1. I. Le souffle brûlant de l’immaculé
2. II. La chute d’une ombre

Line-up:
Thomas Bouvier
Gaétan Juif

CEPHEIDE – Facebook

CEPHEIDE – Bandcamp

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