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Recensione : C+c=maxigross – Fluttarn

I C+C=Maxigross approdano felicemente su territori pop/psichedelici

C+c=maxigross – Fluttarn

A due anni dall’ottimo “Ruvain” e a solo uno dal particolare ep “An Instantaneous Journey With Martin Hagfords”, i veneti C+C=Maxigross ritornano con Fluttarn, l’ultimo capitolo della trilogia di dischi registrati all’interno del loro Vaggimal Studio (dopo questo lavoro, lo studio verrà chiuso, spostato e modificato). I dieci brani presentati, messa completamente da parte la componente folk, vedono la luce per la bolognese Trovarobato Records, andando dritti e precisi verso sonorità pop/psichedeliche che richiamano le migliori uscite del periodo a cavallo fra anni ’60 e ’70.

Il breve e morbido coro di You Won’t Wait At The Arrival, apre al delicato avvolgere pop, guidato da chitarre e batteria, di Born Into It e al brit pop, combinato con un cantato svogliato in stile Beck, della vivace e colorata Bruce Skate (la seconda metà molla gli ormeggi e vola via su sentieri imprevisti).
Every Time I Listen To The Stones, in quarta posizione, stratifica sempre più il suo suono, affidandosi ad una struttura costante, ma ad arrangiamenti in continua mutazione, mentre la chitarra di Let It Go, accompagnato da una miriade di altri strumenti, delinea paesaggi rilassati e delicati, introducendo il disteso ribollire di batteria di All That I’ve Done To Be So Lonely e l’arioso accarezzare al sapore di anni ’60 di Est.
I due volti di An Afternoon With Paul, infine, contrapponendo calde vibrazioni solari a un gelido vuoto senza fine, lascia che a chiudere siano lo sviluppo in crescendo di Moon Boots e gli oltre sette minuti, a briglia sciolta nel mondo della psichedelia e dei sogni ad occhi aperti, della coinvolgente e polimorfa Rather Than Saint Valentine’s Day.

Con questo secondo disco i C+C=Maxigross approdano felicemente su territori pop/psichedelici, dando vita a dieci gustosi brani che fanno dell’essere solari, caldi e festosi i loro principali punti di forza. Un disco che combina sonorità e stili differenti, dando vita a un eccentrico bazar musicale che difficilmente potrà deludervi. Un ritorno degno di nota.

TRACKLIST
01. You Won’t Wait At The Arrival
02. Born Into It
03. Bruce Skate
04. Every Time I Listen To The Stones
05. Let It Go
06. All That I’ve Done To Be So Lonely
07. Est
08. An Afternoon With Paul
09. Moon Boots
10. Rather Than Saint Valentine’s Day

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