“Stargate si aprono dalle piramidi del mondo, il grande pavone apre le ali attraverso le sue lacrime e i Serpenti interstellari scendono dal Sagittario per annunciare la distruzione di Maat. Tra le rovine di un mondo divorato da se stesso, all’uomo non resta che il suo spirito”.
“Spiritus” su Ván Records è il ritorno discografico dei parmigiani Caronte, uno dei gruppi più coerenti ed interessanti del panorama underground. Questo disco segna il ritorno sulle scene dei Caronte a distanza di sei anni dall’ottimo “Wolves of Thelema” ed è un disco che impressiona tantissimo fin dalla prima nota della traccia iniziale “ Scarlet love” che riprende come tutto il disco il lavoro cominciato nei dischi precedenti e lo porta ad un livello altissimo.
Il suono del gruppo parte dal doom classico ed epico, e nel corso degli anni questo suono si è evoluto in maniera potente e alchemica, raggiungendo la forma attuale, un qualcosa di riconoscibile e molto originale, con una fortissima parte di epicità. Il suono di “Spiritus” è un vibrare verso l’infinito, un concedersi ad altre dimensioni, un percepire onde differente, perché differente è la visione della musica e della vita che guida questo gruppo. I Caronte sono uno di quei pochi gruppi che vive della propria musica e che affronta un discorso musicale unico, un sentiero della mano sinistra musicale che è simile ad esempio a quello di gruppi come i Mortuary Drape per rimanere in Italia, forte di una coerenza fra musica e vita, fra quello che si rappresenta e ciò che si è.
Penetrare la musica dei Caronte è come essere cavalcati da uno spirito superiore, qui hanno espressione entità che la nostra limitata scienza non vuole e non può spiegare, dato che vengono da impulsi morali e spirituali radicalmente differenti rispetto a quelli distorti che ci ha dato il cristianesimo. Queste entità sonore entrano dentro di noi, mostrandoci che non c’è bene o male, semplicemente ci sono essenze e diversi piani di realtà o mille realtà dove il caos domina e la pazzia è l’unica regola.
La drammatizzazione musicale dei Caronte è un esoterismo che viaggia fra diversi piani e diverse epoche, fortemente influenzato dalla visione di Aleister Crowley che era semplicemente un grande conoscitore degli uomini e delle donne che era in contatto con altre dimensioni, là dove non esiste morale, e il bianco muta. “Spirtus” è la lotta primordiale fra dei dormienti che riposano là dove non possiamo vedere e che torneranno sulla Terra quando gli stargate saranno attivi, e finalmente conosceremo il nostro destino, sentenza che in realtà è già scritta sulla nostra pelle ed è la nostra carne, perché la carne è dolore. I Caronte producono forse il loro album migliore, un suono gotico, decadente e sublime ,con la voce di Dorian Bones che è in bilico fra varie dimensioni, e il gruppo intesse trame antiche e mai sopite nel nostro subconscio. Il risultato è un disco che rimane nelle orecchie e nel cervello, doom ed oltre, con un fortissimo tocco di new wave e epicità, per un qualcosa che non è per tutti, ma solo per chi vuole intraprendere un cammino esoterico, che in realtà è una presa di coscienza su ciò che siamo realmente. I Caronte incidono la carne per innalzare l’anima, e il loro suono è qualcosa di meraviglioso e di fortissimamente organico.
Tutto ciò è possibile, oltre che al gruppo nella sua totalità, a Dorian Bones, cantante che milita anche nei Whiskey Ritual, e figura di primo piano dell’esoterismo italiano, fondatore della “Società dello zolfo”, del “Crossroad Club” e direttore dell’”Accademia Nazionale del Tarocco Esoterico”, nonché Iniziato al “Vudu Dominicano delle 21 Divisioni”, alla Quimbanda ed esperto di magia Hoodoo e sistemi divinatori. Ecco nella figura di Dorian Bones risiede uno dei segreti di questo gruppo che è capace di fare dischi come “Spiritus”, ovvero la compenetrazione fra conoscenza esoterica e musica, fra vita e suono, e soprattutto la consapevolezza che si è in un cammino di continua conoscenza e pratica, e questo disco ne è la dimostrazione di musica, un disco di un suono incredibile, e che non ha confini né steccati, solo amore e odio, morte e vita, alla ricerca di una luce nelle tenebre, e delle tenebre nella luce.
Caronte Spiritus
Tracklist
1. Scarlet Love 05:50
2. Aiwass Calling 05:28
3. Sagittarius Supernovae 05:33
4. Antikristos 05:37
5. Beyond Daath 05:16
6. Fire walk with me 07:12
7. Interstellar Snakes of Gold 04:30
Formazione:
Henry Bones – Basso
Mike De Chirico – Batteria
Tony Bones – Chitarra
Dorian Bones – Voce