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Recensione : Carmelo Amenta – I Gatti Se Ne Fanno Un Cazzo Della Trippa

Carmelo Amenta - I Gatti Se Ne Fanno Un Cazzo Della Trippa: Carmelo Amenta, cantautore emerso nell'ormai lontana epoca di Myspace e capace di raccogliere ampi consensi con il suo p...

Carmelo Amenta – I Gatti Se Ne Fanno Un Cazzo Della Trippa

Carmelo Amenta, cantautore emerso nell’ormai lontana epoca di Myspace e capace di raccogliere ampi consensi con il suo primo disco L’Erba Cattiva, ritorna, accasato sotto Seahorse Recordings e in compagnia dei Los Carmelos Traballeros (Enzo Pepi, Francesco Accardi, Graziano Latina, Paolo Messere, Valeria Sorce), con I Gatti Se Ne Fanno Un Cazzo Della Trippa, lavoro caldo e intenso, giocato su accattivanti melodie e testi interessanti.

I Gatti Se Ne Fanno Un Cazzo Della Trippa apre il disco su ritmi viscerali, chitarre tese ed affilate, arpeggi acustici e fragori elettrici, mentre Lo Spettacolo, più notturna e delicata, striscia nell’ombra venandosi lievemente di inquietudine. La ruvida e graffiante Per I Vermi Siamo Tutti Uguali, esplode in rabbia ed energia, introducendo la lievemente rugginea e misteriosa Ciuf Ciuf (il basso si fa intrigante, la chitarra avvolge con le sue note, la batteria costruisce fitte gabbie ritmiche). Frammenti, strascinata e barcollante, scocca la freccia che colpisce al cuore grazie alla sua lenta forza empatica, seguita dall’altrettanto interessante Tutto E’ Fuori Posto Sempre (chitarre ipnotiche, grande capacità evocativa). Coriandoli E Polvere, architettata su affiatati intrecci di chitarra e batteria, trotta sudata fino a Una Domenica Di Marzo, alle sue chitarre liquide e alla sua melodia coinvolgente. Aria, infine, su ritmi lenti e lontane note di chitarra, scorre cadenzata e malinconica, concedendo terreno alla conclusiva Le Canzoni Dei Fantasmi e al suo incedere coinvolgente.

Non Dimenticare Di Abbeverare Le Piante Ep, sorta di appendice del disco, prosegue con la canzone omonima (sbilenca), prima di lasciare spazio ai disorientanti 17 secondi di V’Ana Manciari I Cani e all’intensa Quand’è L’Ora Di Dormire (solo chitarra e voce). Cioccolatini Sciolti Nelle Tasche, infine, ancora una volta solo chitarra e voce, scalda l’atmosfera, prima di dare spazio alla conclusiva e gradevole La Strada Che Mi Porta A Casa.

Carmelo Amenta e i suoi Los Carmelos Traballeros incidono un disco denso di contenuto, emozione, qualità e sudore. Le dieci canzoni dell’album, calde e intense, sono in grado di conquistare facilmente grazie alle piacevoli melodie e ai testi mai banali, mentre i cinque pezzi dell’ep, spesso solo chitarra e voce, poco aggiungono a quanto già detto (ma poco importa, non è quello il centro dell’attenzione).

Un disco che, incrociando alternative rock, blues e tradizione cantautorale, attira l’attenzione e convince; un cantautore che merita fiducia.

TRACKLIST:
01. I Gatti Se Ne Fanno Un Cazzo Della Trippa
02. Lo Spettacolo
03. Per I Vermi Siamo Tutti Uguali
04. Ciuf Ciuf
05. Frammenti
06. Tutto E’ Fuori Posto Sempre
07. Coriandoli E Polvere
08. Una Domenica Di Marzo
09. Aria
10. Le Canzoni Dei Fantasmi

NON DIMENTICARE DI ABBEVERARE LE PIANTE EP
11. Non Dimenticare Di Abbeverare Le Piante
12. V’Ana Manciari I Cani
13. Quand’è L’Ora Di Dormire
14. Cioccolatini Sciolti Nelle Tasche
15. La Strada Che Mi Porta A Casa

Carmelo Amenta

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