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Recensione : Caparezza Il Sogno Eretico

Caparezza Il Sogno Eretico: Tanta tanta pazienza. E' quella che c'è voluta ai fan di Caparezza prima di rivederlo tornare sulla scena con il suo qui...

Tanta tanta pazienza.

E’ quella che c’è voluta ai fan di Caparezza prima di rivederlo tornare sulla scena con il suo quinto album, il primo con la Universal Music, intitolato “Il Sogno Eretico”. Labor Limae, così si può definire il l’opera del rapper di Molfetta, un accurato lavoro di cesello, durato quasi tre anni, ma come diceva il mio caro amico Jean Jacques Rousseau (pace all’anima sua): “la pazienza è amara ma il suo frutto è dolce”, e direi che la frase calzi a pennello.

Nonostante la lunga attesa già dalla prima traccia capiamo che l’ album non ha certo deluso le aspettative e che il Pugliese non è cambiato di una virgola: sagaci giochi di parole, rapidi scioglilingua, e come sempre, tanta tanta rabbia e indignazione.

Questa volta la sua attenzione è concentrata in particolare sull’ ipocrisia che aleggia attorno all’ambiente dello spettacolo, e della politica ovviamente. Dunque alla solita satira si aggiunge un nuovo elemento: l’ eresia e la rivoluzione dunque contro il Potente: società, chiesa o politica che sia. Per farlo, chiede aiuto a chi di eresia ne sa qualcosa; quelli che durante le lezioni di storia non dormivano sui banchi avranno facilmente riconosciuto le figure di Galileo, Savonarola, Giovanna D’Arco e Giordano Bruno. Riprende le loro storie traendo il lato positivamente eretico da esse.

Questa volta però, lo fa sottovoce, senza più soffermarsi sul pericolo di una incomprensione da parte dell’ ascoltatore, della serie a buon intenditor, poche parole. Il tutto condito dalla solita varietà di produzioni, nelle quali alla già nota indole rock, aggiunge contaminazioni elettroniche e anche reggae, arricchite con un nostalgico richiamo 80’s. Per quanto riguarda il discorso “Goodbye Malinconia”, il primo singolo estratto, che vanta la collaborazione di Tony Hudley, vi lascio alle parole della stesso Caparezza: “Essendo entrambi grandi sex symbols, ho pensato che invece di rubarci fans a vicenda, ci saremmo potuti unire in uno scopo comune”.

In conclusione, il mio consiglio è ovviamente quello di ascoltarlo, la considero una di quelle piacevoli riscoperte che per chi non è fan, e legge tra la lista degli album appena usciti il nome di Caparezza, afferma euforico “Lui è un grande! L’ultimo disco che aveva fatto era una bomba! Ma dov’era finito?” e ascoltandolo riassapora testi e suoni che tanto gli erano piaciuti negli album precedenti.

Si perché va detto che Caparezza è uno dei pochi che non ha bisogno di innovarsi ed evolversi, perché fa un genere tutto suo, inimitabile.

 

Caparezza Il Sogno Eretico

TRACKLIST – Caparezza Il Sogno Eretico:

  1. Nessun Dorma
  2. Tutti Dormano
  3. Chi Se Ne Frega Della Musica
  4.  Il Dito Medio Di Galileo
  5. Sono Il Tuo Sogno Eretico
  6.  Cose Che Non Capisco
  7.  Goodbye Malinconia
  8.  La Marchetta Di Popolino
  9.  La Fine Di Gaia
  10.  House Credibility
  11. Kevin Spacey
  12.  Legalize The Premier
  13. Messa In Moto
  14.  Non Siete Stato Voi
  15. La Ghigliottina
  16.  Ti Sorrido Mentre Affogo

 

Testo – Caparezza Il Sogno Eretico
Sono una donna e sono una santaSono una santa donna e bastaSono stata una casta vincentePrima che fosse vincente la castaDalla Francia la Francia difendoSe l’attacchi la lancia ti fendoEstraggo la spada dal cuoioPolvere ingoio ma non mi arrendoGli inglesi da mesi vorrebbero la mia capoccia in un nodo scorsoio, oioSono un angelo ma, con loro mi cambierò in avvoltoio, oioVinco una guerra contro l’Inghilterra non è che ‘ndo cojo cojoPerché sento le voci che non sono voci di corridoio, oio
Va all’inferno satanassoÈ un letto di fiamme il tuo materassoLa tua parola non vale piùAccenditi fuoco, spegniti tu
Mi bruci per ciò che predicoÈ una fine che non mi meritoMandi in cenere la veritàPerché sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoAmmettilo sono il tuo sogno eretico
Invece io sono domenicanoMa non chiedermi come mi chiamoQua è sicuro che non me la cavoMi mettono a fuoco non come la CanonDetesto i potenti della cittàDetesto Sua SantitàUn uomo carico d’aviditàChe vende cariche come babbàLa tratta dei bimbi come geisheCresce in tutto il cleroMa nessuno ne parla e il millequattro non è Anno ZeroEd ora mi impiccano, mi appiccanoCome un bengala a capodannoDi me rimarrà un pugno di cenere da gettare in Arno
Accendevi i falò laggiùBruciavi i libri di BelzebùEra meglio mettere suI carboni del barbecue
Mi bruci per ciò che predicoÈ una fine che non mi meritoMandi in cenere la veritàPerché sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoAmmettilo sono il tuo sogno eretico
Infine mi chiamo come il fiume che battezzò coluiNel cui nome fui posto in posti buiMica arredati col feng shuiNella cella reietto perché tra fede e intellettoHo scelto il suddettoDio mi ha dato un cervelloSe non lo usassi gli mancherei di rispettoE tutto crolla come in borsaLa favella nella morsaLa mia pelle bella arsaIl processo? bella farsaAdesso mi tocca tappare la bocca nel disincanto lì fuoriLasciatemi in vita invece di farmi una statua in Campo de’ Fiori
Mi bruci per ciò che predicoÈ una fine che non mi meritoMandi in cenere la veritàPerché sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoIo sono il tuo sogno ereticoAmmettilo sono il tuo sogno eretico
Lo accendiamo?

 

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