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Recensione : Butcher Mind Collapse – Night Dress

Butcher Mind Collapse - Night Dress: Jonathan Iencinella, Giampaolo Pieroni, Nicola Amici e Riccardo Franconi, ovvero i Butcher Mind Collapse, si presentano ...

Butcher Mind Collapse – Night Dress

Jonathan Iencinella, Giampaolo Pieroni, Nicola Amici e Riccardo Franconi, ovvero i Butcher Mind Collapse, si presentano alla prova del secondo album con questo Night Dress, registrato al Blocco A di Villa Del Conte (PD) da Giulio Ragno Favero e Giovanni Ferliga. La loro sfida? Surclassare il precedente Sick Sex And Meat Disasters In A Wasted Psychic Land.

The Forgotter apre l’opera tra voci marcescenti, inquietudine e sonorità orrorifiche, lanciandosi poi in inseguimenti psicotici con conclusione in stile “Mike Patton delirante”. Complicity trapianta, su ritmi disco, un sax ipnotico e voci da mondo dei morti mentre Night Dress con i suoi 7 minuti di lunghezza, il suo basso tellurico e le ritmiche squadrate propone un blues tenebroso, allucinato e teso (che in certi casi ricorda anche il Marilyn Manson dei vecchi tempi, vecchissimi tempi), concedendosi nel finale un tetro assolo di pianoforte. The Loss, superando di poco la lunghezza del precedente pezzo, tra un intro in crescendo al limite del cacofonico e un cantato rugginoso e angosciato, ci lascia con la sua coda strumentale quasi (sorprendentemente) venata di ordine mentale e di linearità. Ma già dal pezzo successivo, Flameless Guilty, ci accorgiamo che è stata proprio una coincidenza; in compenso un blues venato di malattia psichiatrica ci accompagna, fino a esplodere in delirio. Guilty, più punk e post-hardcore scuote le ossa fin nel midollo mentre Killing A Fly With A Sword, sempre su ritmiche veloci, disegna un country-folk tra armoniche, bassi viscerali e chitarre squartate. Coming Times, tra hardcore e psychobilly isterico, lascia spazio, infine, alla conclusiva Spiderwebs che, dopo l’illusorio intro quieto e riflessivo, esplode in un blues sanguinario e apocalittico (quasi doom) con conclusiva deflagrazione senza ritorno.

I Quattro anconetani mettono sul piatto un disco che mostra grandi potenzialità. Onestamente le sonorità putride e squartate difficilmente trovano il mio interesse, ma, in questo caso, si fanno ascoltare e riascoltare (in particolare nei pezzi più estesi). A permettere un giudizio positivo è anche, di sicuro, l’alta tecnica dei musicisti. Nel complesso un disco interessante, forse più adatto agli amanti del genere, ma, indubbiamente, un prodotto di qualità.


TRACKLIST:
01. The Forgotter
02. Complicity
03. Night Dress
04. The Loss
05. Flameless Hell
06. Guilty
07. Killing A Fly With A Sword
08. Coming Times
09. Spiderwebs

Butcher Mind Collapse - Night Dress

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