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Recensione : Bloodevil – Infection

I Bloodevil si ispirano ai maestri del genere imbastardendo il tutto con un approccio moderno dalle forti tinte metalcore, dando così alla luce un lavoro davvero notevole.

Bloodevil – Infection

Thrash Metal dalla Sicilia con i Bloodevil i quali, dopo un demo nel 2012, si autoproducono l’esordio sulla lunga distanza intitolato Infection.
La band si colloca su coordinate che vanno a disturbare nomi eccellenti del genere quali Metallica e Testament, imbastardendo il tutto con un approccio moderno dalle forti tinte metalcore, dando così alla luce un lavoro davvero notevole.
Grazie all’ottima tecnica complessiva esibita dai ragazzi agrigentini l’album risulta quindi ottimamente eseguito nelle sue parti parti strumentali, sia quando il gruppo va a cento all’ora sia quando ci regala momenti melodici di sicuro effetto.
Un plauso al cantante Angelo Bissanti, anche chitarrista, dal timbro vocale simile al primo Hetfield, che non disdegna, qualora le song lo esigano, vocalizzi più aggressivi, rendendo la sua prova varia e completa.
Per la cronaca, dopo la registrazione dell’album, ci sono stati alcuni cambiamenti in seno alla band, per cui il chitarrista presente sul disco, Fabio Mattina, non è più della partita, sostituito dall’ex batterista Salvatore LiCausi rimpiazzato a sua volta dietro ai tamburi da Tony Corio.
Pur essendo un’autoproduzione la resa sonora è più che accettabile, non essendoci sbavature clamorose cosicchè ogni strumento esce dalle casse sufficientemente bilanciato, rendendo l’ascolto piacevole.
I brani sono riusciti nel loro insieme, con alcuni che raggiungono l’eccellenza come The Soul Destroyer, dove i The Four Horsemen di “Ride The Lightning” incontrano una delle tante buone band metalcore di oggi, per una Jam ad altissima velocità, bissata dalla ancor più veloce Biowar.
Altra bella coppia di canzoni è quella formata da Apocalypse e dalla title-track, la prima molto moderna sia nelle ritmiche che nel cantato, la seconda che torna invece a calcare sentieri old school, in virtù di sferragliate in stile Testament.
Time For Dying, a mio parere l’apice del disco, è una traccia ben strutturata dove momenti acustici, ritmi cadenzati, cavalcate metal e furibondi stacchi metalcore, fanno di questo brano un piccolo gioiellino nel quale la band racchiude in pochi minuti tutto il suo credo musicale.
La forza di questo gruppo, come detto, sono i tanti momenti nei quali i musicisti si lasciano andare in passaggi strumentali di buona fattura e negli ultimi tre pezzi (We Will Fight Till’Death, Epilogue Of War e … The End) gli strumenti assumono ancori di più il comando delle operazioni .
Un buon passo d’esordio , quindi, per i Bloodevil, band che piacerà non poco ai fan del genere.

Tracklist:
1. The Beginning
2. Souldestroyer
3. Biowar
4. The Skies Become Dark
5. Apocalypse
6. Infection
7. Bloodevil
8. Time For Dying
9. We Will Fight ‘Till Death
10. Epilogue of War
11. …The End

Line-up
Salvatore Pluchino – Bass
Salvatore “Skizzo” Li Causi – Drums, Guitars
Angelo Bissanti – Vocals, Guitars
Tonyo Corio – Drums

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