iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Beborn Beton – A Worthy Compensation

I Beborn Beton denotano una classe cristallina e probabilmente verranno accolti con tutti gli onori dagli appassionati più fedeli al genere, mentre per chi giunge all’ascolto con un background sonoro più robusto la suadente leggerezza del lavoro potrebbe rivelarsi non del tutto gradita.

Beborn Beton – A Worthy Compensation

Il fatto di non essere un ascoltatore assiduo di ebm, synthpop e dintorni, per assurdo credo mi consenta d’essere una sorta di cartina di tornasole per il materiale che periodicamente mi arriva dalla Dependent Records …

Questa provenienza, peraltro, fa sì che i dischi in questione siano per lo più di ottima qualità, così come lo sono tutti gli artisti presenti nel roster della label tedesca.
I più perspicaci avranno pensato che una simile premessa sia sintomo di qualcosa che non quadra nel nuovo lavoro dei Beborn Beton, ma in effetti ciò è vero solo in parte: il synthpop dei redivivo trio teutonico, di nuovo in pista con un full-length a 16 anni dal precedente, è stiloso ed elegante come pochi ma per il mio gusto personale manca di quel pizzico di oscurità e di voglia di rischiare qualcosina in più, rispetto ad una proposta inattaccabile quanto, per certi versi, canonica.
Del resto non si può negare che questo gradito ritorno mostri una band in palla, capace di sciorinare una serie di brani di grande appeal , a partire dalla suadente Daisy Cutter, passando per il danzereccio singolo 24/7 Mystery, già conosciuto grazie all’ottima compilation della Dependent uscita nella scorsa primavera, o per la rarefatta e magnifica title track fino a Was Immer, cantata in madre lingua, per chiudere con l’intensa Who Watches The Watchmen.
I Beborn Beton denotano una classe cristallina e probabilmente verranno accolti con tutti gli onori dagli appassionati più fedeli al genere, mentre per chi giunge all’ascolto con un background sonoro più robusto la suadente leggerezza del lavoro potrebbe rivelarsi non del tutto gradita.
Resta il fatto che A Worthy Compensation, impreziosito da una splendida prova vocale di Stefan Netschio, è un buonissimo disco che scorre disinvolto e fluido ma sul quale resta un velo di dubbio sull’effettiva profondità della proposta.

Tracklist:
1. Daisy Cutter
2. I Believe
3. 24/7 Mystery
4. Anorexic World
5. A Worthy Compensation
6. Last Day On Earth
7. She Cried
8. Was Immer
9. Terribly Wrong
10. Who Watches The Watchmen

Line-up:
Stefan Netschio
Stefan Tillmann
Michael B Wagner

BEBORN BETON – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

Silent Vigil – Hope and Despair

Se in passato il sound traeva principalmente linfa dall’insegnamento dei Daylight Dies, tutto sommato Hope and Despair è un album che si muove in continuità con quello stile, che qui viene ulteriormente ribadito dando alla fine l’auspicato seguito, sia pure con il nuovo moniker Silent Vigil, alla brusca archiviazione degli Woccon avvenuta dieci anni fa.