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Recensione : Baby Jesus – Words Of Hate

Baby Jesus : Psychedelic music for freaks on acid

Baby Jesus – Words Of Hate

Mi sembra doverosa, prima di parlare di questo disco, una mia umilissima dissertazione su cosa sia per me la psychedelia e su dove trovi il suo apogeo.

 

La psychedelia non è il suono masturbatorio di tante band sopravalutate e dei loro brani pieni di inutili e noiosissimi assoli, ma è il ruggito acido fulmineo di gruppi come i 13th Floor Elevators, i Pink Floyd del primo e di parte del secondo disco, gli Electric Prunes, i Seeds, i Plan 9, i Plasticland, i Beatles perché checchè se ne dica i fab four sono (quasi) sempre stati geniali, gli Small Faces e, per restare nei patrii confini, gli indimenticabili Steeplejack.

Di psychedelia è pregna anche la follia splendidamente sbilenca dei Black Lips di Let it Bloom, perché in fondo psychedelia e follia possono essere considerati quasi sinonimi. Questa lunga, ma spero non tediosa, premessa mi è stata utile per introdurre questo disco perché il suono dei Baby Jesus è principalmente psych anziché garage, anche se le due cose non sono affatto antitetiche.

Non sono forse un omaggio a Roky Erickson e compagni l’iniziale No Reason at All e Red Fangs?

Con la voce filtrata che sembra provenire da un altro affascinante pianeta.

Per Do Worry invece si potrebbe scomodare un paragone più “attuale” con il sound dei texani Gris Gris mentre Country I C, come si evince dal titolo, è country ma storto alla maniera dei Country Teasers. Il riferimento ai sopracitati Black Lips è quanto meno fondato nell’incedere scombicchierato di No Money e se in Baked for Money sembra di ascoltare un pezzo freakbeat alla Embrooks Who Are You scomoda i sunnominati Small Faces.

Penso di aver fatto capire a chi ha avuto la compiacenza di leggere queste righe che a me questo disco è piaciuto e pure parecchio.

Accomodatevi sul divano, mettete sul piatto Words of Hate, chiudete gli occhi e lasciatevi avvolgere dalle voluttuose spire dei Baby Jesus perché, come diceva qualcuno, naufragar m’è dolce in questo mare.

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Track List
1) No Reason At All,
2) Do Worry,
3) Country I C,
4) Red Fangs,
5) Girl Bangs,
6) Bjorns,
7) Words of Hate,
8) No Money,
9) Baked for Money,
10) Moon Blues,
11) Lunar Song,
12) Who Are You,
13) Hashbrowns

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