Secondo volume di una splendida raccolta sull’elettronica spagnola dei primi anni ottanta, e ne esplora tutte le tendenze.
Come in altri paesi in quegli anni l’elettronica stava attingendo a piene mani dai progressi tecnologici che permettevano di creare nuovi suoni attraverso synth più potenti e macchine più sofisticate. Ma anche le macchine migliori rimarrebbero spente o inutili senza le idee, e qui di idee musicali geniali ve ne sono moltissime. L’underground elettronico spagnolo è stato, come mostrato nel primo volume di Interferencias, molto attico e poliedrico, con molte tendenze e traiettorie musicali particolari ed irripetibili.
Rispetto ad altri paesi in Spagna vi è stata molta commistione fra generi diversi, e anche la scelta di cantare in spagnolo della maggior parte dei gruppi, cosa che ha dato un gran valore a questa avanguardia. In quei floridi e creativi tempi ogni gruppo provava a portare avanti un qualcosa di personale, chi legandosi maggiormente al passato, chi provando a guardare decisamente al futuro.
Ascoltando la retrowave od il synthpop attuale, e comparandolo con i suoni qui contenuti si può capire quanto fossero avanti questi musicisti e la loro musica. Ci sono pezzi in questa raccolta che se ve li mettessero sotto l’orecchio senza dirvi chi siano, non direste mai che queste canzoni abbiano quasi 40 anni. Qui trovano dimora molte tendenze, dall’ebm al synhtpop, dalla dance alla techno.
Certamente i numi tutelari sono i Kraftwerk, perché qui tutto parla di loro, ma a parte loro che sono un pò come lo Yddgrasil che rappresenta tutta la vita, ci sono cose estremamente interessanti. Se scrivessimo di ogni gruppo potremmo stare qui ore ed ore, e vi conviene certamente ascoltarvi questa doppia raccolta. Anche il noise e l’elettronica disturbante sono presenti, come visioni di una tecnologia che nel futuro sarebbe diventata mortale per i suoi fruitori.
Poche raccolte possono vantare la completezza, la profondità e la massima godibilità di Interferncias Volume 2 della Munster Records, sussidiaria della Vampisoul, e già basterebbero questi due nomi. Una bellissima descrizione sonora della scena elettro underground spagnola degli anni ottanta, davvero interessante e molto varia.
ETICHETTA: Munster Records
TRACKLIST
1. La canción del metrónomo (Teléfono rojo) – MUZAK
2. La fuga – DIAGONAL
3. Óxido – TV SOVIÉTICA
4. Teatro sucio – ORFEÓN GAGARIN
5. Horno fundidor – ESPLENDOR GEOMÉTRICO
6. Teoría del contacto – LOGOTIPO
7. Camino a Venus – JAN
8. La espía que me amó – CLAUSTROFOBIA
9. De picnic – DE PICNIC
10. Deja de lamentarte – FANZINE
11. Déjame ahora dormir – Q
12. Kopek – DEMIAN
13. Ciudad estelar – FLASH CERO
14. Francotirador – FLÁCIDOS LUNES
15. MS 20 – BETTY TROUPE
16. Television – MANÍA
17. Adiós – MINUIT POLONIA
18. Esto no es broma – HEROICA
19. Blonde Venus – V GENERACIÓN
20. Programa-1 – PROGRAMA
Una risposta
Ora si che posso ballare come un robot ot ot ot. Sono technoboy il ragazzo bit bit.