(AFRICAN TAPE RUMINANCE 2008) : trio bresciano di qualcosa che sarebbe molto ma molto riduttivo chiamare post rock. Queste più che canzoni, sono moderne composizioni senza compromessi melodici o commerciali. Colpisce di questo lavoro la schizofrenia, e allo stesso tempo l’estrema lucidità con la quale si dipanano le canzoni. Anche se qui parlare di forma canzone è volutamente desueto. Gli strumenti utilizzati per questa delizia sonora sono chitarra, basso, batteria e sintetizzatori, magic box che non dominano ma completano.
Inevitabilmente, ma posso anche sbagliarmi, in questi gruppi strumentali ci sento esmpre qualcosa dei loro padri, ovvero i Mogwai, che sono ovunque a queste latitudini, ma giusto di riverbero li sento. I francesi hanno capito tutto prima di noi e li hanno scirtturati. Di solido qui c’Ë tutto, di solito non c’Ë niente, da ascoltare, da plasmare nella propria testa queste sementi, questi accenni che poi il nostro cerebro dovr‡ rinventare e far ritrovare pi? in l‡, dove appunto questa musica punta, mas all‡.
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