Sognare è una delle cose più difficili in questi tempi segnati da incubi ad occhi aperti.
La musica ha sempre avuto il privilegio e l’arduo compito di farci sognare, di farci scaturire pensieri diversi da quelli comuni attraverso le sue onde sonore, riportando l’uomo dentro l’alveo onirico forse l’unico davvero naturale, dato che la realtà potrebbe essere benissimo una finzione indotta. Il nuovo disco degli anconetani Atom Made Earth “Songs for a dreamer” a partire dal titolo compie questa epifania, riportando l’epica della musica al suo posto.
Dare un genere a questo gruppo è fargli un torto, perché spaziano in ogni dove, tenendo come punto di partenza il post rock inteso più come ambito musicale e mentale di sperimentazione e di superamento di vecchi stilemi.
Il loro incedere non è invasivo ma è un dolce e caldo insinuarsi dentro la nostra mente, aprendo nuove vie a come intendiamo la musica, perché qui si deve principalmente ascoltare, e non sentire pensando a cosa sia a cosa possa essere e se sia figo, o da mettere in qualche nostro stato.
Questo disco parla al nostro stato primordiale nonché unico, il nostro io inteso come possibilità di sognare. Sono canzoni languide, dolci e crepuscolari, che nascono e si sviluppano in quel dolce momento che separa la veglia dal sonno e che viene qui prolungato attraverso suoni davvero importanti e gentili, co nvoci che riverberano insieme agli strumenti, con qualche deriva shoegaze che qui diventa maggiormente dreamgaze, con una produzione attentissima.
L’idea geniale del chitarrista Daniele Polverini qui viene ulteriormente sublimata per un disco che possiede un fortissimo potere di attrazione, e si può tranquillamente affermare che gli Atom Heart Made siano un unicum nel panorama italiano e non solo. Per sognare nonostante tutto, per cullarsi ancora anche da adulti.
Atom Made Earth – Morning Glory