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Recensione : Artisti Vari – Kaminari Volume 2

Sono pazzi questi giapponesi volume 2

Artisti Vari – Kaminari Volume 2

C’era un’etichetta portoghese che assemblava (per la seconda volta) una raccolta di gruppi giapponesi che finiva recensita su di una webzine italiana.

Detta così potrebbe sembrare una barzelletta, o almeno la sua introduzione, invece, sfumata l’idea novecentesca di un’internazionale anarchica, si tratta dell’ennesimo colpo dell’internazionale garagistica che grazie alla passione e alla dedizione di un manipolo do pazzi non vuole proprio saperne di alzare bandiera bianca. Come dicevo introducendo queste mie righe non è la prima volta che la mai abbastanza lodata Groovie Records si occupa della scena del sol levante ed anche nella prima occasione il risultato fu dei migliori.

Non fa eccezione ovviamente questo volume due che mettendo in fila ben 19 band testimonia la vitalità del miglior underground nipponico. Giusto per darvi un’idea di cosa andrete ad ascoltare, casomai aveste dei dubbi, farò un paio di citazioni cominciando con il lato a che si apre con una versione space (?!?) di Run Chicken Run di Link Wray a cura degli Ed Woods, seguono una rovinosa Searching opera dei Fuzzist and the Voodoo Bones dove sembra di ascoltare gli Horrors ricoperti da una marea di feedback, il surf catacombale dei Fuzziyama Surfers con Fuzziyama Beat, una graziosamente pop Bang The Drum All Day degli Yummys per chiudere con gli Swamps cha ammantano di Cramps sound Mary Ann di Ray Charles.

Ed ora spazio a quello b dove spiccano il surf strumentale da brividi dei Bobby’s Bar e la loro Surfin’Ghost a ruota troviamo le Beat Girls che trasformano il tema della bellissima serie Wacky Races in un pop adolescenziale come solo i gruppi all-girls giapponesi sanno suonare, il punk rock in your face dei mascherati Impacts e la loro It’s Too Late, una Jack The Ripper ancor più minacciosa dell’originale proposta dai Creepy Crawlers ed il graziosissimo power (punk) pop delle Bigmama Shockin’3 di A Legal Matter. Come penso di essere riuscito a far intendere uno dei punti di forza di questa raccolta è quello dell’eterogeneità infatti spaziando nel miglior rock’n’roll propone gruppi dai suoni davvero differenti.

Per il resto una gran bella copertina, delle ottime foto e bio all’interno all’interno e la supervisione di Christopher Jack dei Routes fanno il resto assemblando un prodotto che ogni appassionato della nostra musica dovrebbe far suo magari procurandosi, se non lo avesse ancora, anche il volume uno.

ETICHETTA: Groovie Records

TRACKLIST
1) Ed Woods – Space Chicken,
2) Dance Cleopatra – Hearse,
3) Mondo Diamond – Baby Please Don’t Run Away,
4) Fuzzist and the Voodoo Bones – Seraching,
5) Matsubokurriman the Guinness – Enka Experience,
6) The Fuzziyama Surfers – Fuzziyama Beat,
7) Vivian Boys – Yokubo No Chi Ga Shitataru Toki,
8) The Yummys – Bang The Drum All Day,
9) Swamps – Mary Ann,
10) Samehada Shiriko and Dynamite – Samehada Stomp,
11) Bobby’s Bar – Surfin’Ghost,
12) The Beat Girls – Wacky Races Theme,
13) The Impacts – It’s Too Late,
14) Middle’s- Alligator,
15) Thee Mighty Fevers – Sex High School Weekend,
16) The Paralyz – Exodus,
17) Creepy Crawlers – Jack the Ripper,
18) Bigmama Shockin’3- A Legal Matter,
19) Lulufin the Who Hoo – Jungle Call

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