Ascoltare questa raccolta è compenetrare differenti realtà musicali, è una di quelle porte fondamentali per capire e vivere certi momenti musicali che passano poche volte nella vita, momenti composti da spiriti affini, suoni da varie dimensioni, collaborazione ed amicizia per rendere più morbido l’asfalto che calpestiamo e più dolce la vita attraverso il rumore, veleno che può essere distillato in varie forme, analogico o digitale, ma che deve necessariamente partire da una certa base e questa raccolta mostra molto chiaramente cosa sia questa base. Questo è soltanto l’inizio, a voi lasciar scorrere il rumore.
Genova non è una città facile, la sua stessa conformazione lo dimostra molto bene, è schiacciata fra colline e mare, le sue strade sono spesso in salita, quando cala la macaia, ovvero l’umido hardcore, diventa ancora più ostica. In questo naturale catino di rumore la musica è una della parti principali del vivere e del sopravvivere, sempre presente nelle diverse epoche della città e spesso avanguardia rispetto ad altre realtà. Da qui sono partiti i cantautori della scuola genovese come Fabrizio De Andrè, Bruno Lauzi e Luigi Tenco per citarne alcuni, da qui ad esempio sono usciti i Sensascioeu che rimangono ancora oggi una cosa che era talmente avanti che è ancora poco compresa, recentemente dalla città genovese è nata una scena che definire hip-hop è riduttivo, si può citare Bresh e Tedua ad esempio.
Ma sotto le ceneri delle narrazioni maggiori e del cosiddetto mainstream Genova ha sempre un fuoco che brucia e fa casino, rumore per sudare e vivere, un rivolo sotterraneo che è perfettamente sintonizzato con la natura di questa città, produzioni musicali di alto livello che vivono in uno spazio loro e seguono stili totalmente avulsi dal sentire comune. La novità è che tanto di quel rumore, fatto da alcuni delle migliori entità musicali genovesi e non solo, si sono riunite in questa antologia sonora dal titolo “Genova Noisegang Vol.1“ in formato digitale e in cassetta pubblicata dalla francese Solium che ha un catalogo meraviglioso.
La raccolta nasce dall’esigenza di fissare su supporto fonografico un momento particolare dell’underground genovese, che ha visto in questi ultimi anni nascere e consolidarsi una notevole scena di avanguardia elettronica, e anche una crescita notevole del panorama noise. Queste due scene, che spesso si compenetrano, sono fondate sulla passione. sull’amicizia e soprattutto sul grandissimo amore per il rumore in tutte le sue forme, vero e proprio motore primo di tutta l’operazione che abbiamo qui, e delle vite di tanti di noi.
Le tracce sono undici per altrettante entità musicali del panorama genovese più nascosto e più vivido. Si comincia con gli Üt e la loro “4uattro, un saggio di quale tempesta sonora ed emotiva sia in grado di scatenare questo gruppo che ha fatto della sperimentazione e della metafisica musicale la loro luce in un percorso artistico in continuo svolgimento e che non ha eguali a livello genovese e non solo, questo pezzo è galleggiare in un mare assassino, in una mente che muta e vuole tirarti giù, e poche volte il cantato in italiano si è sposato così bene con un tappeto noise potente e oltre gli steccati del genere.
Seconda traccia è “The other side” di Kron, un pezzo di elettronica oscura fatto di suoni tratti da sintetizzatori modulari e da campioni di registrazioni di campo prese di notte al Porto Antico di Genova, di giorno uno dei luoghi più frequentati dai turisti, che di notte rigurgita i suoi misteri e le sue storie di millenni e di millenni, un pezzo breve ma molto potente. Segue un ennesimo colpo di genio dei La Furna aka La Furnasetta che con “The old lady” fa uno dei ritratti sonori e non solo più azzeccati di Genova e della sua essenza; su di un tappeto jungle drum and bass ed elettronica schizzata introdotto da un discorso di Bruno Lauzi su Genova viene campionata la splendida “Il vecchiaccio” dello stesso Lauzi, in un cortocircuito musicale e culturale che è la modalità operativa preferita dal duo genovese, una della realtà musicali più imprevedibili delle notti genovesi.
“Mortificazione” dei Deprivation, progetto dark ambient power electronics pervaso di ansia, alcool, dolore e farmaci di veterani dell’underground genovese anche di altri generi, è un pezzo che ti martella fortissimo con la sua elettronica degenerata e destabilizzante, con i bellissimi campionamenti da film che compongono con la musica una narrazione che sembra davvero un film che scorre davanti ai nostri occhi fino alla dolorosa fine che si ripete, ancora e ancora.
La traccia successiva è “Drop” di Stefano Bertoli, un’elettronica altra che parte da Aphex Twin per spaziare fino ai campionamenti della realtà, per decomporre la stessa in tanti pezzettini e rifarla ancora più terribile, un pezzo che disgrega e ricompone ancora più disgregato di prima, descrivendo benissimo la nostra realtà. Si prosegue nei meandri del math noise lo-fi con “A.M.” dei Noisext, sfuriata noise con sfumature math in vecchio stile, furia e ritmo che si accavallano per un pezzo che ci riporta ad una delle epoche d’oro del noise.
“Annunciation” di Regen Graves è una traccia di elettronica mesmerica, un wormhole che mette in comunicazione dimensioni differenti, che è il leitmotiv dell’opera artistica di Regen Graves, che è molto prolifico, ma la cosa ancora più bella è che Regen Graves è il fondatore e chitarrista degli Abysmal Grief, uno dei gruppi più particolari della storia musicale di Genova. SN.DPT. è un’entità musicale totale e lo dimostra molto bene con il pezzo “Prospettiva Croce Bianca”, un pezzo incredibile che riunisce mille suggestioni musicali diverse, dal drone e la dark ambient alla musica araba per arrivare al rumore della radiazione di fondo, un universo sonoro tenuto assieme con talento e grande creatività. Giancarlo Drago in arte The Tapes con “Hidden broadcast” ci fa sentire il risultato sonoro di canalizzare la realtà e l’immaginario in un musica fatta e prodotta in casa, con quello spirito do it yourself che permea sia lo spirito di questa raccolta, una traccia che disegna incubi e ci fa guardare cosa c’è sopra e sotto di noi.
“Water Features At De Ferrari Fountain”di Applez91 è una traccia visuale e audio che ruota sulla fontana di Piazza De Ferrari una delle più famose d’Italia, vista qui con un taglio elettro noise distorto e disturbante, una lente differente per vedere un’altra realtà che si nasconde sotto la solita.
L’ultima canzone della raccolta è di Hålbå aka Alessio Barbuzza, risale al 2021 e ha come voce la splendida interpretazione di Sophie Zhamurely registrata a Tbilisi nel 2021, per un pezzo che una dimostrazione che si può fare musica con qualcosa che non lo è affatto, ma che vibra molto di più rispetto alla forma canzone tradizionale, un qualcosa di atavico e di mai morto che custodiamo nelle profondità del nostro cervello rettile.
Ascoltare questa raccolta è compenetrare differenti realtà musicali, è una di quelle porte fondamentali per capire e vivere certi momenti musicali che passano poche volte nella vita, momenti composti da spiriti affini, suoni da varie dimensioni, collaborazione ed amicizia per rendere più morbido l’asfalto che calpestiamo e più dolce la vita attraverso il rumore, veleno che può essere distillato in varie forme, analogico o digitale, ma che deve necessariamente partire da una certa base e questa raccolta mostra molto chiaramente cosa sia questa base. Questo è soltanto l’inizio, a voi lasciar scorrere il rumore.
Genova Noisegang Vol.1
Genova Noisegang Vol.1 Tracklist
1. ÜT – 4uattro 04:13
2. Kron – The Other Side 04:05
3. La Furna – The Old Lady 05:16
4. Deprivation – Mortificazione 04:31
5. Stefano Bertoli – Drop 03:57
6. Noisext – A.M. 02:24
7. Regen Graves – The Announcement 04:17
8. SN.DPT. – Prospettiva Croce Bianca 06:56
9. The Tapes – Hidden Broadcast 04:00
10. Applez91 – Water Ft. At De Ferrari Fountain 01:53
11. Hålbå – Der Klang 03:24










