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Recensione : Andrea Fardella – Le Derive Della Rai

Un disco corposo sotto tutti i punti di vista

Andrea Fardella – Le Derive Della Rai

Andrea Fardella, cantautore piemontese con già alle spalle una notevole carriera da attore (diverse tournée in Europa e in buona parte del mondo), debutta per Contro Records con Le Derive Della Rai. Il disco, suddiviso in undici brani e massiccio dal punto di vista della durata (quasi settanta minuti), decide di non impuntarsi su un unico tema, preferendo toccare più argomenti.

La depersonalizzazione de La Deriva della Rai, decisamente tangibile nei momenti solamente strumentali, apre a Sposa, alla sua intensità vocale e alla sua matura e complessa struttura sonora (la voce ricorda molto il grande Edda; colpiscono i dialoghi fra basso e batteria; piace l’alternarsi di dinamiche).
Il dolore nascosto dentro Nuovo Giorno, canzone ispirata dalla morte del padre del cantautore, cola nero tra le note degli strumenti, i colpi di rullante e i lievi rumorismi, mentre i nove minuti abbondanti di Petit, concedendosi divagazioni strumentali e un andamento a maglie larghe, lascia che a seguire sia la rabbiosa vivacità di Cin Cin (“dedicata” alla scena torinese).
La spiritualità, fragile e acustica, della dolce e delicata Anima Senza Rumore, invece, introduce Sorriso D’Inverno che, acquistando energia ed espandendosi con forza, fulmina con la sua accattivante intensità, prima di passare il testimone alla pessimistica Crisi e all’ancor più triste ed emotivamente disarmante Jet Lag.
Gli oltre dieci minuti di Madre Terra, infine, abbandonando la classica forma canzone, cresce ed evolve a ritmi regolari, cedendo a Piccino e all’idea di rivoluzionare sé stessi per cambiare gli altri, l’onore di chiudere.

Gli undici brani proposti da Andrea Fardella, assolutamente curati dal punto di vista degli arrangiamenti (alla produzione c’è Carlo Barbagallo), del suono e dei testi (molti i temi toccati e mai in maniera banale), convincono e non lasciano spazio a dubbi. Un disco corposo sotto tutti i punti di vista che, unendo con sapienza cantautorato, rock e influenze più o meno dichiarate (Edda e Umberto Maria Giardini vengono subito in mente), merita assolutamente di essere conosciuto ed ascoltato.

TRACKLIST
01. La Deriva Della Rai
02. Sposa
03. Nuovo Giorno
04. Petit
05. Cin Cin
06. Anima Senza Rumore
07. Sorriso D’Inverno
08. Crisi
09. Jet Lag
10. Madre Terra
11. Piccino

ANDREA FARDELLA – Facebook

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