Gli Amycanbe a distanza di molti anni da quell’esordio che fu Being A Grown-up Sure Is Complicated (2007) e dopo il successo avuto grazie alla compilation a favore di Amnesty International, ritornano con un piccolo Ep, The World Is Round. Il titolo deriva da una fiaba di Gertrude Stein, esattamente “The World Is Round”, mentre, i cinque pezzi, non sono altro che un’anticipazione di quello che sarà il loro futuro album.
Round And Round, breve strumentale di pianoforte, apre le danze con classe e sobrietà, non lasciando trapelare ancora nulla di quello che sarà il seguito. Poi, parte Rose Is A Rose, ed è come tuffarsi in un placido lago di malinconia, con l’elettronica a segnare il ritmo, le melodie scarne e dannatamente emotive, la voce delicata ed eterea, trasognata e morbidissima. Blue Montain prosegue altrettanto delicatamente, tra voce sussurrata e note di pianoforte, aprendosi ed entrando sottopelle con le sue vibrazioni. Climbing ci culla e ci coccola, tra elettronica minimale, leggeri inserti di pianoforte e la voce, sempre così docile ma penetrante. Infine, Everywhere si fa più vigorosa, lasciando spazio a ritornelli fragorosi (ma senza mai scomporsi eccessivamente).
I nostri romagnoli ci folgorano. Il disco è decisamente breve (20 minuti circa), ma le canzoni sono decisamente valide. La commistione fra elettronica, dream pop, trip hop e toni più dub, funziona fino all’ultimo secondo, la voce di Francesca Amati ci trapassa da parte a parte, gli arrangiamenti e le melodie altrettanto. Noi siamo pienamente convinti della bellezza dell’Ep, se voi non ci credete, ascoltatelo (e cambierete sicuramente idea).
TRACKLIST:
01. Round And Round
02. Rose Is A Rose
03. Blue Mountain
04. Climbing
05. Everywhere