iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Albedo – Metropolis

Una band più che pronta a dire la sua a livello nazionale

Albedo – Metropolis

Passati due anni dall’ottimo “Lezioni Di Anatomia”, gli Albedo (sempre Raniero Federico Nero, Gabriele Sainaghi, Ruggiero Murray e Luca Padalino) ritornano per Massive Arts Records con i dieci brani di Metropolis. Il disco, nuovamente un concept album (questa volta incentrato sul noto film di Fritz Lang), conferma sotto tutti i punti di vista il notevole valore della band.

La chitarra limpida e vivace di Partenze, aprendosi nella parte conclusiva e conquistando con le sue parole semplici ma efficaci, introduce il pianoforte della drammatica e sofferta La Profezia (con un finale che lascia almeno una porta aperta) e il calore della sognante e speranzosa Astronauti (chitarre e tastiere a creare atmosfere calde e avvolgenti).
La breve ma luminosa Metropolis, invece, apre all’esplodere pop/alternative rock della travolgente Tutte Le Strade (il ritornello compassato si schianta dritto nel cuore), mentre Higgs, recuperando gli anni ’90 e ricollegandosi al sound del loro precedente disco, apre al nervosismo post punk di Replicante (ben disposto a dilatarsi e a sciogliersi in emozione nella seconda parte).
L’amarezza dolorosa de I Miei Nemici, infine, perdendosi in solitudine e presa di coscienza, galleggiando tra basso, chitarra e batteria, lascia che a chiudere siano lo spirito più allucinato e sconvolto di Questa E’ L’ora (affascinante l’ipnotico pulsare di chitarra nella conclusione) e al distendersi della leggera e rassicurante Sei Inverni.

Di fronte al precedente album l’unico interrogativo che ero riuscito a trovare era se fosse stata una scelta azzeccata o meno l’aver registrato in presa diretta. Con questo Metropolis, gli Albedo hanno risposto affidandosi ad una produzione ben più curata e, il risultato finale, è che, effettivamente, era quello che ancora gli mancava. I dieci pezzi di questo nuovo disco, infatti, limando tutte le piccole imperfezioni che accompagnavano “Lezioni Di Anatomia” si rivelano decisamente diretti e d’impatto. Il sound complessivo ricorda, per certi versi, i compagni di scuderia Nadar Solo, ma, nel complesso (tenendo anche conto del concept ben sviluppato) ci troviamo di fronte a un qualcosa di personale e assolutamente valido. Una band più che pronta a dire la sua a livello nazionale.

Tracklist:
01. Partenze
02. La Profezia
03. Astronauti
04. Metropolis
05. Tutte Le Strade
06. Higgs
07. Replicante
08. I Miei Nemici
09. Questa E’ L’ora
10. Sei Inverni

Line-up:
Raniero Federico Nero
Gabriele Sainaghi
Ruggiero Murray
Luca Padalino

ALBEDO – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
Nessun commento

Invia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90