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Recensione : Aghast Afterglow – Imaging

Un lotto di brani che conquistano dal primo ascolto, sia nelle parti metalliche sia in quelle dark/gothic.

Symphonic metal, gothic, dark rock ed elettronica sono le varie atmosfere musicali che si evincono dall’ascolto di questo Imaging, primo lavoro degli Aghast Afterglow, band della provincia di Salerno nata cinque anni fa dalla collaborazione della cantante Lisa Lee e del chitarrista Denny Di Motta.

La firma prestigiosa con la nostrana Revalve ci offre un lavoro che lascia piacevoli sensazioni, rivelandosi non una scopiazzatura delle solite band gothic metal più famose ma ricco di spunti e personalità.
Il duo, infatti, miscela in modo perfetto le varie influenze, che più che singoli gruppi richiamano generi diversi, unendoli grazie ad ottime sinfonie e mettendo la musica non al servizio della bravissima singer ma al suo pari; così facendo viene data la giusta importanza agli arrangiamenti orchestrali, alle fughe ritmiche dal sapore power e all’elettronica inserita perfettamente nel contesto musicale di Imaging, donando al sound della band quel tocco originalissimo di dark rock ottantiano.
Una musica elegante quella degli Aghast Afterglow, che non oltrepassa mai il confine di un metal raffinato, anche quando la sei corde del chitarrista affonda le unghie e graffia con solos gustosi, o la parte sinfonica prende il comando e regala orchestrazioni pulite, dall’appeal elevatissimo, sempre con la voce della bravissima singer che ammalia, ipnotizza e seduce, senza bisogno di strafare con gorgheggi forzati.
Un lotto di brani che conquistano dal primo ascolto, sia nelle parti metalliche che in quelle dark/gothic, segno che in questi cinque di attività la band ha costruito un palazzo di musica difficile da far crollare.
Ospite d’eccezione Mark Basile dei DGM, che duetta con la Lee nella bellissima Angels Can’t Love, impreziosendo questo ottimo lavoro che non ha cedimenti qualitativi.
You’re Killing Me From Inside è la classica symphonic gothic song dalle ritmiche power che travolge l’ascoltatore, mentre Muto Inconscio (unica canzone cantata in lingua madre) è l’esempio tangibile della maturità artistica della band che crea un ottima song dark orchestrale.
Stolen Dreams, Stream Of Awarness e There’s No Time sono i brani top del lavoro, quelli in cui tutto il credo della band viene presentato alla perfezione, mentre una menzione particolare va alla cover di un famoso brano di Donna Summer, Hot Stuff, reso particolarissimo da orchestrazioni, ritmiche hard rock ed elettronica, risultando davvero riuscito grazie anche alla spettacolare prova della cantante.
In conclusione, un lavoro davvero bello e dall’appeal altissimo, quello creato dagli Aghast Afterglow che, se fossero stranieri, li troveremmo ogni giorno sui canali satellitari.
Lasciate da parte per un attimo l’attitudine da duri e puri e lasciatevi ammaliare da questo ottimo album, non ve ne pentirete.

Tracklist:
1.Fearless
2.You’re Killing Me From Inside
3.Angels Can’t Love
4.Gaze My Sin
5.Stolen Dreams
6.VIII.X
7.When Winter Will Come Back
8.There’s No Time
9.Stream Of Awareness
10.Muto Inconscio
11.Hot Stuff

Line-up:
Lisa Lee – Vocals, Choirs
Denny Di Motta – Guitar

AGHAST AFTERGLOW – Facebook

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