In questi dieci anni di carriera gli …A Toys Orchestra hanno realizzato così tanti lavori, tra dischi ed EP, e ottenuto così tanti successi, anche al di fuori dei confini nazionali, che si fa quasi fatica a ricordarli tutti.
Per venirci incontro ad accompagnare “Midnight (R)evolution”, ultima fatica dei quattro di Agropoli, si trova un breve dvd che traccia una panoramica sintentica ma completa dei cambi di formazione e delle tappe che hanno reso il gruppo quello che conosciamo oggi.
“Midnight (R)evolution” arriva come il disco della ‘maturità’ (anche se questo termine non si adatta allo spirito degli …A Toys Orchestra), nato infatti dalla piena consapevolezza di saper confezionare ottima musica. Posto in continuità con il precedente “Midnight Talks” non solo nella somiglianza dei nomi, entrambi sono frutto del momento di abbondanza compositiva che ha seguito il trasferimento del gruppo a Bologna qualche anno fa.
Quel ‘revolution’, con la ‘r’ tra parentesi, sembra voler indicare per prima cosa l’evoluzione del sound, che ha portato ad un distacco da quell’energia a volte quasi aggressiva del precedente “Midnight Talks”, ma anche la ‘rivoluzione’, il tema al centro di “Midnight (R)evolution” (intesa come prima traccia del disco): una critica alla società italiana moderna, senza particolari imbrigliamenti politici, ma come semplice moto di orgoglio.
Da un punto di vista musicale, l’impressione più vistosa che fin dai primi ascolti domina il disco è quella di trovarsi di fronte a tante diverse sfumature di quello che si potrebbe definire come il sound più distintivo degli …A Toys Orchestra (portato comunque avanti da tracce come “Pinocchio” o la stessa titletrack “Midnight (R)evolution”). Si spazia infatti dalle atmosfere malinconiche e in bianco e nero di “Noir Dance” (già presente nell’EP “Rita Lin Songs”, pubblicato qualche mese fa), passando per quelle da film western di “Mutineer Blues” e per gli apocalittici scenari danteschi di “Welcome To Babylon” fino alle ambientazioni stellari di “Aphelion”. Un assortimento variegato per stile e sonorità in cui non mancano i momenti interessanti ma neanche quelli meno convincenti. Tra i minuti più memorabili del disco si trovano le tracce dallo stampo più delicato e sentimentale, che condividono qualcosa con quanto già sentito in “Technicolor Dreams”. Sono principalmente la doppietta in chiusura del disco (“Goodnight Again” e “Late September”) ma soprattutto “Lotus” che, grazie agli archi e al pianoforte in sottofondo, instaura fin da subito un’atmosfera distesa e rilassata.
Anche dopo parecchi ascolti, “Midnight (R)evolution” restituisce l’impressione di essere più che altro un campionario di buone canzoni, quali sono quelle che si aspetterebbero da un gruppo dello spessore degli …A Toys Orchestra, non supportato però da una reale visione d’insieme a legare le tracce l’una all’altra. Una volta accettata la natura ‘en passant’ del lavoro però, il disco strappa comunque un’impressione più che positiva anche se, forse, non convincente quanto alcuni lavori precedenti del gruppo.
01 Midnight (R)evolution
02 Pinocchio
03 Noir Dance
04 Lotus
05 Aphelion
06 Welcome To Babylon
07 Mutineer Blues
08 You Can’t Stop Me Now
09 Nightmare City
10 Goodnight Again
11 Late September
Voto: 7+