iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Boda Darkness And Damages

Nuovo album solista di Davide “ Boda “ Rotella, artista di riferimento della scena rock umbra nonché ex leader della band di culto The Rust And The Fury,

Boda Darkness and Damages

Nuovo album solista di  Daniele “ Boda “ Rotella, artista di riferimento della scena rock umbra nonché ex leader della band di culto The Rust And The Fury, con i quali ha pubblicato il primo album per perugina La Fame Dischi e il secondo per Woodworm,l’etichetta di Motta,Zen Circus e Fast Animals and Slow Kids. Questo disco è minimalista, cantato in inglese e scritto molto bene, è molto differente da ciò che si potrebbe aspettarsi da un disco underground italiano di questi anni.

Davide scrive e realizza un disco che possiede le stimmate della calma, del totale autocontrollo del proprio processo creativo, senza nessuna costrizione o voglia di seguire una qualche tendenza indie o alternativa. Disco molto sincero e maturo, che entra di diritto nelle cose migliori che si possano ascoltare all’inizio del 2020. Davide ha radunato un trio musicale, composto da lui e da Diego Mariani alla batteria e voce, e Fabrizio De Angelis al basso e alla voce.

Tenebre e danni è un disco molto intimo e caldo, di quelli con cui ci si sente subito in sintonia e che va subito al sodo, descrivendo le nostre piccole vite, che sono comunque degne di essere raccontate. Non c’è fretta o pose, Darkness and Damages è una baita nel bosco, dove sono assenti l’asfalto e la fretta, dove ci si può sedere e parlare, o anche soltanto suonare e scaldarsi il cuore parlando di tutto, anche delle proprie paure, anzi soprattutto delle proprie debolezze.

Disco molto bello e piacevolissimo, che fa compiere a Boda un ulteriore passo in avanti rispetto al precedente Songs: for a lovely soul, grazie anche alla formazione a tre che rende molto bene.
Boda ci porta in un luogo dove pochi in Italia ci hanno portato, e questo disco è figlio della tranquillità produttiva e della forza di non dover dimostrare nulla se non la propria musica e le proprie idee, con una nervatura new wave resa in maniera diversa e molto, molto altro.

Boda ci porta in un luogo dove pochi in Italia ci hanno portato, e questo disco è figlio della tranquillità produttiva e della forza di non dover dimostrare nulla se non la propria musica e le proprie idee, con una nervatura new wave resa in maniera diversa e molto, molto altro.

https://www.facebook.com/BodaSongsForALovelySoul/

1. WhiteDog
2. Starry Sky
3. Shadows (on the woods)
4. Just Needed A Friend
5. Fears
6. Broken Screen
7. BallRoom
8. All The Notes
9. 13th Floor

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Chris Cresswell

Mitochondrial Sun

Un lavoro antico, che va alla radice di noi stessi, e lo fa attraverso le emozioni che suscita.

JULIA BONDAR I WANT FORBIDDEN

Julia Bondar – I Want Forbidden

Nei pezzi di questo disco c’è un vibrazione di fondo che riprende l’antica valenza del ritmo, là dove questo serviva per indurre stati di coscienza alterati, che è proprio quello che vuole fare Julia con I Want Forbidden che è un viaggio nei nostri desideri proibiti.

Bushi – The Flawless Avenger

Racchiudere in un genere solo The Flawless Avenger è ingiusto e doloroso, ci si deve godere la sua musica abbinata alle bellissime immagini disegnate e colorate in bianco e nero da Francesco Farneselli, che ha un tocco possente e molto adatto alla musica drammatica e dall’etica samurai e zen che i Bushi dipanano lungo il corso dell’album

Drieu La Distruzione

Drieu non ha paragoni, va ascoltato e preso a pugni, poiché non è musica pacificata o ovvia, non è musica dei nostri giorni, e non è alternativa. Drieu siamo tutti noi.