Finchè ho abitato dai miei genitori, sull’armadio della mia cameretta faceva bella mostra di sé un’adesivo con la scritta Strange Corner. Il suddetto adesivo lo presi ad un loro concerto all’ Inmensa di Genova, sicuramente il centro sociale più bello della città. Quella sera i vicentini Strange Corner suonarono con i Klasse Kriminale, e con un altro gruppo i Risonanze, con alla chitarra un certo Simone Benerecetti, ovvero il webmaster di codesta webzine.
Tutto questo per dire che gli Strange Corner sono in giro da un bel po’, pensate che hanno messo un loro pezzo su “ Bastard motherfuckersvol.1 “, la storica compilation della Blu Bus di Aosta. Dal 1993 gli Strange Corner ci fanno schiantare contro il muro della nostra camera con il loro hardcore vecchia scuola, che non disdegna qualche sortita nella nuova scuola. Si potrebbe pure dire che sono i maggiori esponenti di un certo suono hardcore nato in quel di New York, partorito soprattutto dai Sick Of It All. La grande novità di questo nuovo disco sono le liriche totalmente in italiano. Grazie a questo gli Strange Corner hanno fatto un deciso salto di qualità, connotandosi maggiormente, e conquistando il posto che gli spetta nelle prime file dell’hc nostrano e non solo. Il suono è potente e preciso, la produzione nella sua interezza convince pienamente, gli Strange Corner hanno una grande esperienza e la usano fino in fondo. Personalmente mi ha fatto un immenso piacere ritrovare questo gruppo che avevo scoperto tanti e tanti anni fa. Ritrovarmi a 33 anni a sentire nuovamente gli Strange Corner, e recensirli per la nostra webzine guidata da Simone è qualcosa di bellissimo, come ritrovare dei vecchi amici, ed essere sempre più consapevoli che la musica e l’amicizia sono due cose indissolubili. Keep the faith, nonostante tutto.
waww.myspace.com/strangecorner
waww.hotsteelrecords.com
