Si respira aria di grande festa alla corte del re indiscusso del Sixties garage rock revival, Rudi Protrudi. Da un paio di anni a questa parte, infatti, il nostro sembra vivere una seconda giovinezza, tra i tour mondiali coi Fuzztones e le numerose uscite discografiche della band madre e progetti paralleli. A cavallo tra 2024 e nuovo anno, Rudi ha fatto uscire il disco dal vivo “Live at Rockpalast” (registrato nel 2009) e ha ridato alla luce “Raw heat” (contenente la versione originaria dei brani dell’Lp “In heat”) con i Jaymen ha pubblicato l’album “Hashish” (contenente le registrazioni “dal vivo in studio” di una session risalente al 1996) ha riesumato il gruppo parodistico Vulcan Death Grip, coi quali ha concretizzato una reunion, più altre release acquistabili tramite la pagina Bandcamp dei ‘Tones. E, last but not least, è riuscito anche a realizzare un notevole documentario sulla storia della band newyorchese, “Fuzztones vs. the world” (con relativa soundtrack e la definizione “a tale of sex, LSD, and rock ‘n’ roll” che è tutta un programma) che i nostri stanno portando in giro per il globo.
A questo giro parliamo di “Buried treasure“, una raccolta autoprodotta (ma non è esclusa una sua futura uscita vinilica su Cleopatra Records, peraltro già preannunciata dal combo) e comprendente registrazioni dal vivo in studio – combinando varie line up dell’ensemble statunitense – di classici e altri brani della discografia dei Fuzztones (tra “Horny as hell“, “Preaching to the perverted“, “Braindrops” e “Salt for zombies“) più una manciata di cover, quella del classicone garage rock “99th floor” dei Moving Sidewalks e “Strychnine” (qui ribattezzata “69” da Rudi “chiodo fisso” Protrudi… indovinate a cosa è riferito quel numero?!?) dei maestri Sonics. Si va dalla recentissima “Barking up the wrong tree” (presente su “Encore“) a cavalli di battaglia come “She’s wicked“, ma finalmente si trova anche un inedito, “One night stand“, agile e croccante garage punk alla maniera dei ‘Tones.
Si continuano a disseppellire tesori dal passato, e siamo contenti di questo profluvio di iniziative celebrative, ci mancherebbe, ma allo stesso tempo restiamo comunque in attesa di un nuovo full length propriamente detto, composto solo da nuovo materiale.