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Recensione : Antropofago – Æra Dementiæ

Buon ritorno per il gruppo transalpino ed album consigliato ai divoratori di estremismi musicali vari, Æra Dementiæ colpisce il bersaglio e ci dona un'altra band da seguire nei meandri putridi del metal estremo.

Antropofago – Æra Dementiæ

Il death metal nella sua forma più tecnica e brutale, ha dalla sua ottime band che, negli ultimi due anni hanno regalato album davvero ispirati; l’altra faccia della medaglia sono i gruppi che, ad un elevato spessore esecutivo, risultano mancanti della cosidetta forma canzone, autori di intricatissime e cervellotiche parti strumentali (molto spesso fini a sè stesse) ma totalmente avulse da un songwriting in cui l’ascoltatore molto spesso fatica a venire a capo.

Tutto questo non succede con l’ultimo album dei francesi Antropofago, al secondo full length dopo “Beyond Phobia” del 2011 e l’ep “Between Fear and Madness” dell’anno dopo, incluso come bonus cd in questo lavoro.
Brutal death metal dicevamo, tecnicissimo ma mai troppo intricato, una buona mezz’ora di massacro, travolgente, oscuro e ottimamente suonato, che non cambia di una virgola i canoni del genere, ma riversa sull’ascoltatore fulminanti cannonate di metal estremo.
Con gli ascolti l’album cresce e piace, le songs sono perfettamente riconoscibili, cos’ che Æra Dementiæ può senz’altro entrare a far parte della discografia degli amanti del death metal classico, per una volta alle prese con le sfuriate ultra tecniche del genere.
Grandiosa la prova del disumano Alaric Déléris alle pelli, vera forza della natura e top player della band di Montpellier, anche se i suoi compari non mancano di presentarsi in piena forma agli astanti con prove dirompenti.
Il genere suonato è questo, prendere o lasciare, drumming tellurico e devastante, ritmiche veloci come il vento e chitarre torturate da velocità d’esecuzione e tecnica da vendere, il tutto dilaniato dal growl animalesco del vocalist (Melmoth the Wanderer).
Il concept continua il suo viaggio nella mente umana, stravolta da fobie e demenze varie, ottimamente descritte dalla musica della band, che cerca, con ottimi risultati di destabilizzare, torturare, eliminare ogni speranza di lucidità mentale in un vortice di suoni estremi, dove la parte del leone è lasciata alla titletrack e l’uragano sonoro alimentato da Insania Lupina, Helter SkelterVoices.
Buon ritorno per il gruppo transalpino, ed album consigliato ai divoratori di estremismi musicali vari, Æra Dementiæ colpisce il bersaglio e ci dona un’altra band da seguire nei meandri putridi del metal estremo.

Tracklist:
CD1 “Æra Dementiæ”
1. Intro
2. Encounter with the Doppelgänger
3. Body Cell
4. Helter Skelter
5. Æra Dementiæ
6. Paranoid Visions (part II)
7. The other Me
8. God ov Fire
9. Voices
10. Insania Lupina

CD2 “Between Fear and Madness”
1. Cannibal Way of Life
2. Paranoid Visions (part II) [2012 version]
3. Bloodred Honeymoon
4. Psychopathia Sexualis
5. Safer in my Head
6. The Butcher

Line-up:
Melmoth – vocals
Gordon Huillery – guitars
Clément Roig – guitars
Alaric Déléris – bass
Vincent Labelle – drums

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