Jarred The Caveman – I’m Good If Yer Good

Un lavoro che sa di America, che prende il passato per renderlo presente. Manca ancora la visione per il futuro, ma la speranza è di trovarla nei prossimi lavori

Jarred The Caveman – I’m Good If Yer Good

I tre Jarred The Caveman, formazione composta dall’argentino Alejandro Baigorri e dagli italiani Luca Guidi e Matteo Garattoni, debuttano per Stop Records, dopo l’ep “Back To The Sinkin’ Ship” del 2013, con gli undici brani di I’m Good If Yer Good. Il disco, prodotto da Antonio Gramentieri, combina in maniera interessante lo spirito classico e le declinazioni più moderne del folk/country (stile Mumford And Sons, giusto per intenderci).

Il breve suonare di Intro, giocato su timide e lente note, si schiude sia nel pacifico crescere, tra banjo, cassa in quarti e chitarra, di Troubles, sia nell’esplosivo travolgere della vigorosa e galoppante She Ain’t Gonna Come.
L’avvolgere caldo e lievemente impolverato di Interstatic, impreziosito da cori e atmosfere da prateria americana, lascia che a seguire sia la leggera chitarra acustica, abbracciata da banjo e sezione ritmica, di All We Do, mentre l’impolverarsi di Still Burnin’, arioso e pensieroso, disegna sconfinati paesaggi, prima di introdurre il festante fiorire di strumenti della luminosa e più gridata Red Wire.
Il pacato accogliere di Amelia, infine, crescendo il velocità ed intensità durante i suoi oltre sei minuti di durata, introduce la più casalinga Like A Broken Toy, cedendo poi il compito di chiudere allo scalciare di batteria di Morning Sun (dal finale decisamente coinvolgente) e al riflettere pacifico dell’emotiva Which One To Lose.

I tre musicisti debuttano col botto. Gli undici brani di questo I’m Good If Yer Good, filano uno dopo l’altro senza mai stancare o far storcere il naso. Sicuramente molto del merito va al lavoro di Gramentieri, ma altrettanto sicuramente va alle ottime capacità compositive del trio. Un lavoro che sa di America, che prende il passato per renderlo presente. Manca ancora la visione per il futuro, ma la speranza è di trovarla nei prossimi lavori. Un disco degno di nota.

Tracklist:
01. Intro
02. Troubles
03. She Ain’t Gonna Come
04. Interstate
05. All We Do
06. Still Burnin’
07. Red Wire
08. Amelia
09. Like A Broken Toy
10. Morning Sun
11. Which One To Lose

Line-up:
Alejandro Baigorri
Luca Guidi
Matteo Garattoni

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