Electropark Genova Maggio 2013
Vorrei spendere due parole per promuovere un evento che ha qualcosa da dire nello statico panorama ligure (di provenienza per la nostra ezine), specie se si tratta di musica elettronica.
Slow Earth – Latitude And 023
Gli svedesi Slow Earth, dopo aver pubblicato un paio di canzoni (diffuse a livello europeo), ritornano con il loro primo lavoro ufficiale, l’Ep Latitude And 023. Il disco, composto da cinque brani e un paio di bonus track, si muove su sonorità indie rock/post rock, catturando l’attenzione con le sue atmosfere delicate e rarefatte.
Trinakrius – Seven Songs Of The Seven Sins
Il nuovo disco dei Trinakrius conferma il definitivo cambio di direzione impresso al sound dal leader Claudio Fiorio (batterista anche negli Holy Knights); se questa vada considerata come un’evoluzione o al contrario una svolta verso una musica più fruibile dipende dai punti di vista e dai gusti personali.
Paganizer – World Lobotomy
I Paganizer sono una delle tante death metal band svedesi la cui attività ha preso il via nel secolo scorso: con World Lobotomy arrivano al nono album, come sempre all’insegna di un death old school che potrebbe essere tranquillamente utilizzato come esempio di ortodossia del genere.
Dödsvarg – Om Det Där Med Omänskliga Relationer
Gran bella botta, ora aspettiamo Ekström alla prova finale della trilogia, con la speranza che poi il tutto venga convogliato in un full-length, anche per verificare se l’impatto e l’intensità della sua musica resistono alla prova di un minutaggio più consistente.
Mop Mop – Isle Of Magic
I Mop Mop sono in sostanza Andrea Benini, cesenate classe 1977, che dal Dams di Bologna è arrivato a fare questo godibilissimo misto di Afro beat, jazz, funk, tocco latino e gusto italiano. Andrea ha sempre avuto in testa fin da piccolo le percussioni e il ritmo, e si sente il suo innato talento.
Montauk – Montauk
I Montauk, formazione alquanto misteriosa (non si riesce a saper altro se non che esistono da poco più di un anno), debuttano sulla lunga distanza con questo album omonimo. Il lavoro, custodito all’interno di una confezione in cartone e impreziosito da una serie di interessanti illustrazioni, si compone di otto brani indie rock/hardcore/emo grezzi e pieni di genuinità.
Matrioska – Cemento
Quinto disco dei Matrioska, band ska punk del milanese, molto in voga nei primi anni del 2000, nel boom dello ska, il periodo dei Meganoidi, tanto per intenderci.
Golden Void – Rise To The Out Of Reach
La sbornia heavy-prog dell’album d’esordio non è ancora passata, che i Golden Void tornano a riempirci il bicchiere in occasione del Record Store Day (che è passato da un pezzo, ma a noi i dischi interessano tutto l’anno) con il loro buon vino d’annata, frutto dell’amore smodato per la psichedelia space degli Hawkwind e dell’heavy-prog made in England.
Barranco – Ruvidi, Vivi E Macellati
I padovani Alessandro Magro, Lorenzo Mazzilli, Alberto Smaio, Alessandro Quattrin e Emanuele Ferrigato (Barranco), messo da parte il progetto alternative rock che li coinvolgeva, debuttano sulla lunga distanza con i dieci brani indie folk di Ruvidi, Vivi & Macellati.
Toni Moretto – Il Sole Dagli Occhi
Toni Moretto è stato uno dei rasta fondatori dei Pitura Freska con Skardy, Ciuke, Graziano G. e King I Roll alla fine degli anni settanta.