iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Montauk – Montauk

I Montauk, formazione alquanto misteriosa (non si riesce a saper altro se non che esistono da poco più di un anno), debuttano sulla lunga distanza con questo album omonimo. Il lavoro, custodito all'interno di una confezione in cartone e impreziosito da una serie di interessanti illustrazioni, si compone di otto brani indie rock/hardcore/emo grezzi e pieni di genuinità.

Montauk – Montauk

Il disco prende vita a partire dai colpi di batteria di Io che, aprendosi poi a chitarre e a umori lievemente malinconici (in crescendo ipnotico e viscerale), introducono il fresco esplodere di Come Fossi Il Tuo Cane (splendidi i ritornelli). Il Bruco parte da una chitarra acustica, per poi evolvere su sonorità vicine ai Massimo Volume, mentre Song No Tomorrow, ben inquadrata e tirata, introduce il più morbido scorrere de Il Mondo (basso in primo piano, chitarre e batteria a dare energia). Da Quando Non Siamo Più, infine, più cerebrale e metodica (ma dal finale denso di emotività), si riempie di pieni e vuoti, lasciando spazio alle aperture soniche di Nessuno Partirà e al lento e dilatato crescere della conclusiva Piove.

Le otto canzoni proposte dai Montauk, anche se la qualità delle registrazioni non è delle migliori e il cantato dà l’idea di essere ancora piuttosto acerbo e ruvido, suonano dannatamente bene. Un disco che guarda al post hardcore di fine anni ’80 (Fugazi, Husker Du) senza dimenticare gli insegnamenti indie rock ed emo. Un lavoro molto diretto e sincero che cattura l’attenzione e conquista. Se questo è il primo passo, non vediamo l’ora di ascoltare ciò che verrà dopo.

Tracklist:
01. Io
02. Come Fossi Il Tuo Cane
03. Il Bruco
04. Song No Tomorrow
05. Il Mondo
06. Da Quando Non Siamo Più
07. Nessuno Partirà
08. Piove

MONTAUK – pagina facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
No Comments

Post A Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90