Secondo disco per i marchigiani Yo Sbraito, che confermano due cose, ovvero di essere un ottimo gruppo e che la scena scremo italiana è in formissima.
Sbraiti, cambi repentini di tempo, chitarre distorte, e una sana visione di questo mondo bastardo sono le maggiori peculiarità di questo gruppo, che sa bene cosa fare ed ha urgenza di dire le cose come stanno. Questo suono chiamato screamo è una mutazione geneticamente incazzata della fusione tra emo ed hardcore, ed è un genere che si sposa molto bene con la lingua italiana. Gli Yo Sbraito confezionano un gran bel disco, fatto di rabbia, di tenerezza e di voglia di un mondo che basterebbe appena appena migliore. Tra i pochi pregi di questi anni qui, c’è che abbiamo imparato, o ci proviamo senza costrutto, dipende dai giorni, a gestire la nostra inquietudine ed ansia, e sbraitare nella giusta direzione non può che fare bene. La consapevolezza fa hardcore, e l’hardcore si fonde con un gusto più sottile e diventa screamo, ondate di rabbia come queste canzoni qui, momenti di liberazione, perché la musica a questo dovrebbe anelare, a farci muovere e a togliere le incrostazioni del nostro essere, andando contro questa società che ci vorrebbe immobili. Yo Sbraito è movimento e giramento di coglioni, gioia e dolore, il tutto espresso con una forza d’urto che manca a tanti gruppi. In questi brani le sicurezze non ci sono, piuttosto troverete un impasto sonoro, che come nei migliori dischi screamo vi toccherà profondamente. Se non vi tocca, passate oltre e rimanete immobili.
TRACKLIST
1.Fosforo
2.Laida
3.A picco sul male
4.Ci siamo fatti male
5.Meritiamo il peggio
6.Malae
7.Non si ha abbastanza tempo, mai!
8.Pagine di memoria
9.La fame dà coraggio
10.Solido, intenso nulla
LINE-UP
Lorenzo Malatesta – batteria
Davide D’Alessandro – voce
Alessio Spinsanti – chitarra
Daniele Bettini basso