(Autoproduzione / distr.Point of wiev) Ci vuole davvero poco per piacere al santo:un bel suono fresco e orecchiabile,melodie immediate,ritornelli che coinvolgono,insomma 12 pezzi che fanno di “Handyman” un gran bel disco.
I loro autori ,gli Wot, ne vengono dalla Sicilia sono un quintetto con il cuore in Gran Bretagna ma con la pelle scaldata dal sole della loro terra ed io li trovo incredibilmente cool,in verità non bellissimi,ma molto molto cool.
Gran suono supportato da un’ ottima voce per un album che meriterebbe di mietere successi clamorosi ma ,ahimè, il mondo non di soli giusti è composto e temo che gli Wot non saranno i nuovi Litfiba (solo come popolarità intendo),pazienza io me li godrò comunque e voi,se siete gente savia,fate altrettanto.
Cogliamo dal prelibato cesto i frutti migliori?
Eccoli:”Summertime” è un pop brioso che metterebbe di buon umore anche dopo aver ascoltato Tremonti,a me ha ricordato gli Housemartins,”Breacking my crutchess” è quanto di meglio abbiano tramandato i Blur ai posteri,”Riding about the moon” è di una leggiadria contaggiosa e “Gina” ricorda gli Oasis o,ancor meglio,gli Xtc in veste acustica.
Un disco per l’estate che tarda ad arrivare,ma dove suonano gli Wot c’è sempre il sole.
Accidenti ha scritto due volte sole nella stessa recensione,speriamo non ci sia un copyright da pagare…