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Recensione : Vyre – The Initial Frontier Pt.2

Un album che ha un suo filo logico e musicisti che ricordano, in ogni frangente, che la musica è, soprattutto, melodia ed emozione, e che la sperimentazione fine a sé stessa è un trucchetto ormai abusato quanto facilmente smascherabile.

Vyre – The Initial Frontier Pt.2

Il nome dei tedeschi Vyre ai più forse dirà poco o nulla ma, in realtà, al loro interno troviamo una buona metà di quella che fu un’ottima black metal band chiamata Geist, autrice di tre validi lavori nello scorso decennio.

A causa delle beghe legali derivanti dal monicker, comune ad un altro gruppo tedesco, i musicisti della Westphalia mutarono il loro nome in Eis e, dopo aver ristampato i due primi lavori dei Geist, restarono alle redini della band i soli Alboin e Marlek, autori nel 2013 del notevole “Wetterkreuz”.
Ritroviamo, quindi, buona parte dei restanti ex-Geist (il vocalist Cypher D. Rex, il tastierista Faruk ed il chitarrista Hedrykk F.Gausenatt) in questa loro nuova incarnazione denominata Vyre con The Initial Frontier pt.2 (esiste ovviamente anche la pt.1, edita lo scorso anno), un magnifico disco di metal moderno che, prendendo le mosse dalle radici black dei musicisti coinvolti, spazia per tutto l’ampio spettro della musica estrema e non solo, a giudicare dal ricorso ben più che sporadico ad assoli chitarristici di stampo classico.
Ampie aperture atmosferiche si interfacciano con la robustezza di una base ritmica e con le vocals che, di fatto, sono gli elementi che maggiormente irrobustiscono i suoni, a differenza di tastiere e chitarre che sovente si concedono digressioni ai confini del prog.
Ecco, quando si parla di avanguardia in ambito metal è esattamente questo ciò che si vorrebbe sempre ascoltare: un album che ha un suo filo logico e musicisti che ricordano, in ogni frangente, che la musica è, soprattutto, melodia ed emozione, e che la sperimentazione fine a sé stessa è un trucchetto ormai abusato quanto facilmente smascherabile.
Naughtylus, RDR 66 e For Carl racchiudono passaggi entusiasmanti che riducono ad uno status di normalità due brani invece ottimi quali Diabolum Ex Machina e Neutronenstern (che regala peraltro un finale adeguato alla bontà del lavoro).
Avevo adorato a suo tempo il black primitivo ma efficace dei Geist di “Kainsmal”, così come quello più elegante e colto degli Eis di “Wetterkreuz” e, di conseguenza, sono ben felice di poter fare altrettanto con questo splendido The Initial Frontier pt.2, a firma Vyre.

Tracklist:
1. Naughtylus
2. Diabolum ex machina
3. RDR 66
4. For Carl
5. Neutronenstern

Line-up:
Pariah G. – Bass (2011-present)
Hedrykk F. Gausenatt – Guitars
Zyan – Guitars
Cypher D. Rex – Vocals
Android – Drums
Faruk – Keyboards, Synthesizer
Nostarion – Cello

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