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Recensione : Voron – Propaganda

L'elettronica presente in dosi massicce fa da struttura ad un sound che svaria tra il death melodico, il metal classico ed il più moderno groove metal

Altro gran lavoro giunto a noi dalla Dooweet, questa volta con uno stile che si avvicina all’industrial metal, pur toccando nella mezz’ora abbondante un bel numero di generi, assemblati con sagacia per creare un ibrido davvero interessante.

Il gruppo protagonista di questo ottimo album si chiama Voron, è di origine transalpina, come quasi tutte le realtà presentateci dalla Dooweet, si è formato nel 2013 e Propaganda è il suo primo lavoro in studio, davvero riuscito, in cui l’elettronica presente in dosi massicce fa da struttura ad un sound che svaria tra il death melodico, il metal classico ed il più moderno groove metal, e dove i brani sono vari e tutti dall’appeal altissimo.
Un sound che farebbe furore in qualsiasi rockteca centroeuropea non lascia molti punti di riferimento, a parte, appunto, l’elettronica presente in tutte le canzoni che, come piccoli pianeti ben distinti, denotano ciascuna le proprie caratteristiche.
Si passa, infatti, dal death metal melodico di matrice scandinava (In Flames) all’industrial dei Rammstein, per toccare il thrash/death dei Sepultura ed il groove metal dei Pantera, per poi volgere uno sguardo al passato e alla new wave ottantiana, con più di un passo nel futuro stringendo l’occhio ai Pain di Peter Tagtgren.
Belli e ben inseriti i solos che a tratti richiamano il metal più classico ed ottime le parti dove escono clamorosamente dal cilindro della band riff di chiara ispirazione hard rock, in brani che mostrano la pazzia innata dei Ministry (Fall of The Risen, top del lavoro).
La band compatta picchia come una congrega di fabbri psicotici, così da risultare a tratti devastante, e le chicche su Propaganda si susseguono: dalla title track all’arabeggiante Kill This Day, alla cadenzata e potentissima Apocalypse, con tanto di cori sinfonici e declamatori che rendono epica la canzone epica, fino alla dark oriented The Funeral Of Time.
Ottimo lavoro, dunque, e missione riuscita per la band quella di riunire così tante influenze in un solo esplosivo sound che trascina e affascina non poco.

Tracklist:
01. Propaganda – feat. Nils Courbaron (T.A.N.K.)
02. Is Suicide My Fate – feat. Julien Damotte
03. Kill This Day – feat. Mus (Arkan)
04. Apocalypse
05. Willingly – feat. Mattjo Haussi (Madonagun)
06. Fall Of The Risen – feat. Mattjo Haussi (Madonagun)
07. The Funeral Of Time – feat. Florent (Arkan)
08. Justice
09. I Dreamt

Line-up:
Yann – Bass
Pierre – Drums
Voron – Guitars, Vocals

VORON – Facebook

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