Viste le premesse questo è un album per certi versi sorprendente.
Questo non perché la forma di black metal proposto con il loro primo full length dai francesi VI sia totalmente innovativo ma, per assurdo, proprio per il suo essere molto più diretto rispetto a quanto ci hanno abituato negli ultimi anni le band transalpine dedite al genere.
Certo, vedendo le note di presentazione che citano tra i riferimenti anche i Deathspell Omega e sapendo che il trio proviene da esperienze singole in gruppi stilisticamente collocabili su quella falsariga (Aosoth, Merrimack), era più che lecito attendersi l’ascolto di un black sperimentale e avanguardista (e anche un po’ cervellotico).
Niente di tutti ciò, il terzetto parigino spara tre quarti d’ora di musica trascinante e sufficientemente scorrevole, pur rimanendo sostanzialmente più elaborata della media: i momenti riflessivi che si manifestano di tanto in tanto sono per lo più spazzati via da un drumming furioso e da strumenti suonati alla velocità della luce ma con grande proprietà, consentendo persino di imprimere al tutto linee melodiche avvincenti e riconoscibili sia pure all’interno di un discreto bailamme sonoro.
La provenienza da una scuola piuttosto orientata ad espressioni dissonanti si manifesta per lo più nel suono delle chitarre, particolare quanto di indubbia efficacia. Alcuni brani sono realmente entusiasmanti e, lungi dall’esibire particolari elucubrazioni mentali, riescono nell’intento di risultare coinvolgenti pur senza rinunciare ad un’espressione decisamente personale.
Diciamo pure che i VI, con De Praestigiis Angelorum, offrono brillantemente un ideale trait d’union tra la sperimentazione più spinta alla Deathspell Omega, Blut Aus Nord e l’anima black più tradizionale, conferendo al suono l’originalità dell’una e l’intensità ritmica dell’altra.
L’operazione riesce appunto alla perfezione in brani La terre ne cessera de se consumer, Voilà l’homme qui ne te prenait pas comme Seigneur e Il est trop tard pour rendre gloire. Ainsi la lumière sera changée en ombre de la mort, che avvolgono e trascinano l’ascoltatore in un vortice di parossismo che non lascia scampo.
De Praestigiis Angelorum è un ottimo album che costituisce l’ennesima dimostrazione di efficacia da parte delle band francesi alle prese con il black metal nelle sue varie ramificazioni stilistiche.
Tracklist:
1.Et in pulverem mortis deduxisti me
2.Par le jugement causé par ses poisons
3.La terre ne cessera de se consumer
4.Regarde tes cadavres car il ne te permettra pas qu’on les enterre
5.Une place parmi les morts
6.Voilà l’homme qui ne te prenait pas comme Seigneur
7.Il est trop tard pour rendre gloire. Ainsi la lumière sera changée en ombre de la mort
8.Plus aucun membre ne sera rendu
Line-up:
BST – Bass
Blastum – Drums
INRVI – Guitars, Vocals