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Recensione : Vestigial Descending Vastness

Vestigial Descending Vastness: un ritorno meraviglioso, un disco di dark ambient industrial di altissimo livello, su di una etichetta unica.

Un ritorno meraviglioso, un disco di dark ambient industrial di altissimo livello, su di una etichetta unica.

Uscita numero duecentocinquantasette in casa Cyclic Law, ed ĆØ una pubblicazione assai speciale. ā€œDescendig vastnessā€ ĆØ il ritorno discografico del misterioso progetto italiano di dark ambient e industrial Vestigial al secolo Peppe Ferrillo, che debuttò nell’ormai lontano 2008 con ā€œTranslucent communionā€ su Cold Meat Industry, debutto ristampato da Cyclic Law quest’anno.

Le coordinate artistiche di Vestigial sono molto ampie, si parte dal dark ambient e dall’industrial per espandersi in un territorio dove la musica non ĆØ la sola componente, ma solo una parte del tutto, nel senso che Vestigial non fa musica per intrattenere, piuttosto crea uno spettro sonoro che cala l’ascoltatore in una realtĆ  differente, una dimensione altra, uno stato meditativo che sospende il rapporto con la realtĆ  che ci circonda al momento dell’ascolto.

ā€œDescending vastnessā€ ĆØ un lavoro di altissimo livello, un ritorno magnifico di un progetto che ha tantissimo da dire e che non ha fretta di farlo, ĆØ stato inattivo per anni, ritorna solo se ha qualcosa da dire e da dare, e ne ha molto ascoltando questo disco.

La cifra del disco ĆØ atmosferica, si entra nel monte raffigurato nella copertina e sotto la roccia Vestigial ci mostra diverse dimensioni che possono anche essere al di fuori di noi, ma in realtĆ  ā€œDescending vastnessā€ ĆØ una discesa ambientale dentro di noi, dentro il nostro ego, una discesa dentro quello spazio immenso che sta dentro di noi, spazio che non ĆØ quantificabile numericamente e qualitativamente, non sono ossa, non sono muscoli, non ĆØ epidermide, ĆØ quella immensa vastitĆ  che creiamo con i nostri pensieri, con il nostro ego, ĆØ quel fumo nel cosmo che siamo noi che ci pensiamo umani, ma il nostro corpo ĆØ solo la nostra proiezione mentale di quello che crediamo di essere.

Vestigial ci porta dentro noi stessi, si discende per capire, per vedere e per vivere, la soluzione nella quale siamo immersi in questo disco è fredda, immanente ed è la nostra condizione più atavica di cui abbiamo memoria.

La produzione e la cura dei suoni ĆØ incredibile, tutto ĆØ nitido seppur etereo, forte nella sua condizione di non poter essere compreso, bisogna mettersi le cuffie, chiudere gli occhi e aspettare di partire per un viaggio nella migliore dark ambient industrial possibile.

Le tracce presenti nel disco abbracciano un arco temporale di vari anni, alcune sono state composte o prodotte nuovamente, acquistando nuova forma e nuova linfa. Nella nostra caotica concezione di ciò che dovrebbe essere la musica, ovvero un continuum di produzioni, concerti e di presenza sui social, Vestigial viaggia in direzione ostinata e contraria come tutta la Cyclic Law, arriva quando c’è qualcosa da proporre, e la sua unica forza ĆØ il suono come logos, catarsi per fat scaturire qualcosa nell’animo umano, ricerca sonora mai fine a sĆ© stessa.

Un ritorno meraviglioso, un disco di dark ambient industrial di altissimo livello, su di una etichetta unica.

Vestigial Descending Vastness

Vestigial Descending Vastness Tracklist

1. The Ascent 05:22
2. Through A Million Points Of Time 07:06 video
3. Elemental Thesis 04:49
4. Vastness 04:46
5. Set Sun To Flames 09:48
6. 863 02:51
7. Do You Want To Hear The Earth Cry? 06:27

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