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Recensione : Vermörd – Dawn Of A Black Harvest

Buon esordio per questo quintetto proveniente dal Maryland

Vermörd – Dawn Of A Black Harvest

Buon esordio per questo quintetto proveniente dal Maryland, che dà battaglia con un dinamitardo black metal, sconvolto da colpi di furioso death, per un risultato estremo che, levigate le piccole imperfezioni dell’esordio, potrebbe risultare vincente.

La giovane band, nata appena un anno e mezzo fa, non fa sconti e picchia da par suo: buono l’uso delle due voci e altrettanto vale per i solos classici che, a tratti, spuntano nello tsunami di note vomitate dal gruppo.
Devastante la sezione ritmica, protagonista di un gran lavoro e tecnicamente brava, tra cavalcate velocissime e perfetti cambi di tempo (Alec Klimm al basso e Zak Kempler alle pelli), furiose le due asce (Brad Weddle e Yianni Papaeracleous) e sul pezzo il vocalist Zach Thomsen, tra screaming black e parti in growl nelle quali convince alla grande.
Venti minuti divisi in sei capitoli, in cui la band riesce a soddisfare i fan del metal estremo, molto meglio però quando il black lascia spazio a momenti di death tecnico che mostrano il volto migliore dei Vermörd tra richiami ai vari Suffocation e Dying Fetus per l’impatto annichilente che riesce ad offrire.
Sul versante black i nomi ai quali i Vermörd guardano adoranti sono Dark Funeral e Behemoth, due modi diversi di intendere il genere luciferino per antonomasia ma ugualmente devastanti, anche se il troppo in alcune parti stroppia e il sound risulta a tratti disordinato.
La band mostra comunque margini di miglioramento notevoli e gli ultimi due brani in scaletta, Derodidymus e Dark Harvest, denotano la buona predisposizione per i suoni estremi per i Vermörd.

Tracklist:
1.Disciples of Shakhbûrz
2.Plagued Eyes from the Scrolls of Xafmirtas
3.Ophite Cultus Satanas
4.Encrimsoned Baptism
5.Derodidymus
6.Dark Harvest

Line-up:
Zach Thomsen – Vocals
Yianni Papaeracleous – Guitars
Brad Weddle – Guitars
Alec Klimm – Bass
Zak Kempler – Drums

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