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Recensione : Unzucht – Rosenkreuzer

Non è certo una sorpresa constatare che i Rammstein hanno dato il via, in patria, ad un filone stilistico piuttosto interessante sia dal punto di vista qualitativo sia da quello commerciale.

In particolare, la Germania odierna pullula di band che si rifanno in maniera più o meno diretta alle sonorità di Lindemann e soci. Gli Unzucht possono essere inseriti a pieno titolo in questo novero, ma sicuramente dimostrano che, trovato un spunto di partenza comune, c’è la possibilità concreta di esplorare nuove sonorità oppure provare ad amalgamare con buoni esiti stili differenti.
Per capire cosa possano suonare i nostri è sufficiente guardare le foto promozionali che mostrano un quartetto piuttosto eterogeneo anche dal punto di vista estetico, con look che vanno dal classico metallaro al gothic-punk; comprensibile, quindi, che anche la musica si riveli alla fine un mix tra i tipici riffoni squadrati e un apprezzabile senso della melodia , il tutto infarcito da massicce dosi di elettronica.
Il risultato si rivela mediamente di ottimo livello, anche se i picchi, a mio avviso, sono rinvenibili nei brani più duri che denotano un tiro davvero invidiabile (Feuerstormz e Angst), mentre meno incisivi sono invece gli Unzucht allorché provano a rallentare l’andatura andando alla ricerca di variazioni sul tema di stampo più raffinato (Nymphonie) che paiono non essere nelle loro corde.
Per il resto l’impatto che scaturisce dallo scontro tra l’anima metal e quella elettro-melodica fornisce i suoi buoni frutti , come accade per esempio nel singolo Nur Die Ewigkeit.
Nonostante il ricorso all’idioma tedesco sia già stato sdoganato da tempo anche nei paesi non di madre lingua, l’impressione è che gli Unzucht, con questo loro secondo disco, possano ottenere un buon successo in patria, mentre è più improbabile che la loro musica possa essere esportata altrove. Del resto, pensare anche solo di avvicinare il successo raggiunto dai Rammstein sarebbe impensabile, però per chi volesse trovare un’alternativa stimolante alla band berlinese, alla luce anche del calo d’ispirazione denotato nell’ultimo lavoro in studio, Rosenskreuzer potrebbe rivelarsi un piacevole diversivo.

Tracklist:
01. Rosenkreuzer
02. Kind von Traurigkeit
03. Triebwerk
04. Nur die Ewigkeit
05. Feuerstorm
06. Zwischen den Welten
07. Das dunkle Tier
08. Angst
09. Der Versuch zu leben
10. Der Untergang
11. Entre dos Tierras
12. Nymphonie
13. Mit Dir oder ohne Dich (135)

Line-up :
De Clercq – Guitar, Electronics, Vocals
Der Schulz – Vocals
Blaschke – Bass
Fuhrmann – Drums

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