Come da pronostico questa mezz’ora abbondante di musica ci riserva del thrash metal tosto, diretto, ben eseguito ma pur sempre destinato a restare confinato in un gruppo compatto di buon livello medio dal quale è però quasi impossibile evadere, nemmeno fossimo al Giro d’Italia in una tappa per velocisti.
Va detto invero che il sound degli Untimely Demise ha il grosso pregio di non annoiare, sia per la durata limitata del lavoro sia per una certa tendenza a spaziare tra diverse sfumature , che di volta in volta ci portano a spasso per la storia del genere, andando a lambire le diverse scuole, da quella più classica della Bay Area, passando per quella teutonica, senza ovviamente dimenticare l’influsso dei connazionali Annihilator.
Interessanti, nel complesso, l’uso di una voce maligna alternata ad un tono più profondo e alcuni sconfinamenti in campo death, come avviene nella seconda traccia The Last Guildsman che si pone come piacevole anomalia all’interno del disco, con le sue sonorità accostabili addirittura agli Arch Enemy; in effetti il gusto per la melodia che mostra l’ottimo Sam Martz nei suoi passaggi solistici potrebbe essere sfruttato ancora meglio e con maggiore convinzione, proprio per provare a diversificare almeno in parte la proposta.
Nel complesso Systematic Eradication è un album piacevole che non va a modificare però, in alcun modo, lo status di “band di prospettiva” attribuibile oggi agli Untimely Demise.
Tracklist:
1. Spiritual Embezzlement
2. The Last Guildsman
3. Somali Pirates
4. Redemption
5. Navigator’s Choice
6. A Warrior’s Blood
7. Revolutions
8. Escape from Supermax
Line-up :
Murray Cuthbertson – Bass
Matt Cuthbertson – Vocals, Guitars
Cory Thomas – Drums
Sam Martz – Guitars (lead)