Il suo secondo album, Are You Ready For The Freaks? (mai titolo fu più esplicativo) colpisce per l’eccellente songwriting di chiaro stampo freak pop, con riferimenti mai nascosti a Dylan, Wilco, Pavement e a quel folk vicino ai Neutral Milk Hotel.
L’indubbio respiro internazionale dell’album nasce, paradossalmente, in una masseria nella campagna salentina, dove Tobia vive, produce, ma soprattutto crea il suo universo musicale con assoluta libertà di intenti.
Siamo seduti al volante delle Harley di Dennis Hopper e Peter Fonda in Easy Rider, procediamo lentamente, e Lamare ci conduce verso il profondo sud degli States, tra i riverberi pop degli Stone Roses e le radici del blues tanto caro ai gli Stones. Se Step By Step e Burning Soul strizzano l’occhio, rispettivamente, ai Cure e ai Gomez più tropicali, il sussurrato etereo riporta alla mente i Belle and Sebastian e un certo dream pop tipico dei Lemonheads e del Beck di Mellow Gold. La Dylaniana Lemmings e la successiva Yellow hanno il lento incedere del blues del Delta, e se fossero contenute in un qualsiasi album dei Primal Scream, sarebbero hit di sicuro successo.
Ma sono gli arrangiamenti a colpire ancor di più, a valorizzare accordi di chitarra semplici ma mai scontati. Pianoforti, lapsteel guitar, armoniche e kazoo, giocano a rincorrersi a mo’ di contrappunto in un giocoso girotondo di emozioni, dando vita ad una personale, scanzonata scorribanda nel pop anni ‘90. I Want You Now colpisce per il suo ritornello virale, degno del miglior Malkmus. She’s Alright ritrova le radici del blues, sottolineando ancora una volta l’incredibile gusto del ragazzo cresciuto musicalmente tra il profondo sud degli USA e Londra, tra Ian Brown e James Taylor.
Tobia Lamare e i suoi The Sellers ci raccontano d’incontri e partenze, di amicizie coltivate intorno al fuoco di un camino, del vento sparato in faccia attraverso un finestrino spalancato. Un album sicuramente leggero, ma allo stesso tempo intrigante e mai scontato, la cui chiusura si stringe attorno ad un incessante beat alla New Order, e non fa che confermare le ottime impressioni suscitate nel corso dell’ascolto. Si, Tobia, we’re ready for the freaks.
Tracklist
1. Step by step
2. Lemmings
3. Yellow
4. Burining Soul
5. Lisa
6. I want you
7. She’s Alright
8. Drive me back
9. The last love song
10. Are you ready for the freaks?
11. Stepbeat
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