iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : The Unknown – In Search Of The Unknown

The Unknown è l’ennesima piacevole scoperta di un sottobosco musicale underground che, pur gravitando attorno alla scena metal, è in grado di dar vita a soluzioni sonore profondamente introspettive e dal non trascurabile spessore artistico.

Un’uscita decisamente particolare per la Club Inferno, sub label della My Kingdom Music, realtà discografica che nel nostro paese può essere considerata alla stregua della tedesca Prophecy per varietà, profondità e qualità del proprio roster.

The Unknown è il progetto solista del musicista iraniano Aria Moghaddam il quale, dopo aver pubblicato due singoli in compagnia di colleghi di un certo nome quali Daniel Cavanagh (Anathema) e Luis Fazendeiro (Sleeping Pulse), crea questa volta un sodalizio con lo statunitense Kevin Pribulski, a sua volta titolare del monicker In Search Of.
Ciò che ne scaturisce è un lavoro di notevole interesse dall’emblematico titolo di In Search Of The Unknown: trattasi di una lunga traccia di una quarantina di minuti, suddivisa in quattro movimenti, all’insegna di un ambient dai tratti atmosferici, talvolta orchestrali, sul quale si poggiano diverse parti recitate (alle quali contribuisce anche Thomas Helm degli Empyrium) che, per quanto funzionali alla comprensione del concept che sta dietro il lavoro, alla fine si rivelano un elemento quasi ridondante.
Infatti, In Search Of The Unknown si reggerebbe tranquillamente in piedi con la sola bontà dei passaggi strumentali, piacevoli, intensi, avvolti da un manto di oscurità nella prime due parti per poi aprirsi in senso atmosferico e melodico in quelle conclusive.
L’album è molto ricco dal punto di vista strumentale e, anche nei passaggi più canonicamente ambient, non si ci si limita a soluzioni minimaliste o ripetitive ma è possibile cogliere appieno, invece, la cura immessa da Moghaddam e Pribulski a livello di esecuzione e produzione.
The Unknown è l’ennesima piacevole scoperta di un sottobosco musicale underground che, pur gravitando attorno alla scena metal, è in grado di dar vita a soluzioni sonore profondamente introspettive e dal non trascurabile spessore artistico.

Tracklist:
1. In Search Of The Unknown
pt. 1: Into The Unknown
pt. 2: Symphony Of Darkness
pt. 3: Symphony Of Planets
pt. 4: In Search Of The Unknown

Line-up:
Aria Moghaddam – Vocals, Bass, Guitars, Piano, Strings
Kevin Pribulski – Vocals, Bass, Guitars, Drums
Guest:
Thomas Helm – vocals on pt.3

THE UNKNOWN – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP