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Recensione : The Queen Is Dead Volume 36 – Ottone Pesante Demurtas Blank Canvas

Ottone Pesante \ Demurtas \ Blank Canvas : Graditissimo ritorno discografico per gli Ottone Pesante, un gruppo unico che miscela insieme metal, ottoni e jazz e che lo fa in maniera mirabile.

Ottone Pesante \ Demurtas \ Blank Canvas

The Queen Is Dead Volume 36 – Ottone Pesante Demurtas Blank Canvas

Graditissimo ritorno discografico per gli Ottone Pesante, un gruppo unico che miscela insieme metal, ottoni e jazz e che lo fa in maniera mirabile.

Il nuovo disco si chiama …And The Black Bells Rang, in uscita per Aural Records. Gli Ottone Pesante fanno musica rumorosa che va oltre le convenzioni musicali, creando un insieme di suoni che possono stare bene solo qui. Velocità, potenza e creatività in libera uscita per un gruppo che potrebbe essere accomunato stilisticamente agli Zu, ma in realtà sono assai differenti.

Il nuovo ep si compone di quattro tracce che ci riportano fedelmente cosa sia questo gruppo, che rispetto al precedente disco DoomooD continua un discorso stilistico che non ha paragoni. Il loro suono è free jazz metal, là dove gli ottoni si coniugano perfettamente con gli altri strumenti per disegnare nuove traiettorie metalliche che sembravano impossibili.

I fiati non sono mero accompagnamento ma bensì la colona portante del suono degli Ottone Pesante, un giano bifronte ovvero un altro modo di fare jazz ed un’altra via per fare metal. Le quattro tracce sono tutte un mondo a parte, un viaggio continuo oltre le cose appena sentite, canzoni strumentali che riempiono l’etere, e sono forse più veloci e al contempo eterei rispetto al lavoro precedente.

Per chi non li conosce saranno un grande sorpresa, per chi li ama sarà un altro imperdibile viaggio in sonorità uniche, sonorità che porteranno in giro per 27 date in Europa dopo questo stop, e le nere campane risuoneranno.

Nuovo ep solista per Mariangela Demurtas, cantante del gruppo gothic metal Tristania. Dark Ability è un’autoproduzione ed è composto da quattro tracce. Mariangela viene dalla Sardegna, e ha cominciato a cantare fin da piccola possedendo un dono affatto comune, una voce calda e una capacità interpretativa al di fuori del comune, che si può cogliere appieno in questo ep.

Mariangela fa parte in pianta stabile del gruppo norvegese di gothic metal Tristania, con il quale ha fatto due ottimi dischi e fatto molti concerti. Ha inoltre prestato la sua voce a gruppi come Moonspell, Orphaned Land e Dark Tranquillty. Ha fondato con gli Ardours con il chitarrista italiano Kris Laurent.

Come letto qui sopra Mariangela ha una notevole esperienza, tutta con gruppi importanti, ma ha sentito l’impellente esigenza di fare qualcosa di molto personale ed ecco qui questo ep.

Qui la Demurtas ci mostra la sua grande versatilità e la sua capacità di interpretare tracce appartenenti a disparati generi, dall’aor di Crosstime, al dark pop di Forgiverance, passando per il rock minimale e bellissimo di City, passando per il tempo sospeso di Classic che è un pezzo che va oltre i generi.

Dentro tutto ciò c’è la voce di Mariangela che narra di perdite e di abissi, di speranza e di luce che vive le nostre vite. Dark Ability possiede tutto, dalla bravura interpretativa alla capacità di comporre ottime canzoni che possano mettere in luce una voce unica, una vibrazione che parte dall’anima di Mariangela e risuona ovunque. Ep elegante, denso e molto significativo.

Nello scorso volume di The Queen Is Dead avevamo parlato del nuovo singolo dei Blank Canvas che precedeva l’uscita del disco che ora abbiamo nelle orecchie. Dark Mirage è il secondo lavoro discografico ed esce per Vollmer Industries, Drown Within e Zero Produzioni.

Il gruppo è formato da membri di Incoming Cerebral Overdrive, Karl Marx Was A Broker e Deaf Eyes, tutti gruppi molto validi.

I Blank Canvas vanno però oltre proponendo un post metal che ha tantissime cose al suo interno, ed è votato verso l’alto, proteso alle stelle, comunque esse siano. Il disco parla delle sensazioni che si possono vivere su di un pianeta dove la natura si è fatta da parte per lasciare spazio alla furia umana e alla sua disperazione. Il gruppo toscano costruisce una tela sonora intricata ed avvolgente, arricchita da un tappeto di tastiere che va a contrappuntare molto bene i momenti più topici delle tracce. Ventablack era il disco di esordio e mostrava a tutti per la prima volta le capacità sonore di questa bestia, e Dead Mirage è una tappa molto importante di un gruppo che sta compiendo un percorso musicale molto particolare, fatto di svolte continue con un suono sempre in bilico fra post e prog, con un forte afflato extraterrestre.

In ogni traccia si può cogliere una grande cura per il suono, grazie anche alla produzione molto precisa ed accurata di Riccardo Pasini già con Ephel Duath, The Secret e Nero di Marte solo per citarne alcuni. Il risultato è notevole, ogni canzone è un libro che si dispiega in cielo sotto in nostri occhi, un orizzonte che muta continuamente, una continua evoluzione sensoriale e cerebrale, un percorso tra le stelle non sempre benevole. In realtà tutto ciò i Blank Canvas grazie alla loro bravura lo rendono molto semplice alla vista, ma si sente molto bene che c’è un grande lavoro dietro.

Uno dei gruppi italiani più interessanti musicalmente, con grande personalità e capacità di coinvolgere.

Uno dei sicuri dischi dell’anno del sottobosco italiano.

 

Ottone Pesante \ Demurtas \ Blank Canvas

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