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Recensione : The People’s Temple – Musical Garden

Musical Garden riporta i People's Temple in carreggiata a suon di copiose dosi di garage punk e psichedelia Nuggets

The People’s Temple – Musical Garden

I People’s Temple ci avevano sorpreso con un esordio di tutto rispetto (“Sons of Stone”, 2011), che masticava a mascelle serrate la psichedelia e il garage punk dei Nuggets risputandoli fuori con conati desertici e ritmiche tribali; si erano riproposti poi sulla breve distanza con un lavoro a tratti bellissimo ad altri grezzo e persino caciarone (“More for The Masses”, 2012), in quella sua ostinazione a buttar dentro tutto e il suo contrario, dal blues al soul, fino allo shoegaze e al pop barocco, i quali rendevano stagnante e maleodorante gran parte della seconda facciata dell’album.

E pure questo Musical Garden, a piccoli tratti, suona schizofrenico (a conti fatti quelle I Heard You Singing In The Other Room e I Don’t Mind suonano un pò fuori luogo); ma riesce pure, per la maggior parte del suo tempo, a rockare e rollare come si deve, a regalar calci, anima, lisergia Nuggets alla Electric Prunes, calde estasi psych-rock-blues alla Seeds, momenti dark e sinuose melodie pop in dosi pressoché ottimali e suonati con la giusta lena, risultando alla lunga, dopo ripetuti ascolti, un affare molto convincente.
Gli attacchi garage punk farciti con soul e psichedelia di Crimson Rose, o quelli della attraente Handsome Nick e della tiratissima Masters Touch, gli straordinari stomp heavy-psych di Smooth Moves e Back To Zero, il garage-psych di If You Wanna Roll, il punk settantasettino che gioca a fare il freak di Speak No More, e il dark-psych della ballata conclusiva The Dreamer, sono quanto di meglio si possa chiedere oggi ai People’s Temple (l’album è uscito a Febbraio e mentre scrivo la State Capital Records sta dando alle stampe il nuovo lavoro della band, “Weekends Time”, NdR) e, presi nel loro insieme, compongono un ideale mini-album granitico e difficilmente attaccabile, in grado di far sfigurare i long playing di tanti colleghi più blasonati.

Tracklist:
1. Crimson Rose
2. Smooth Moves
3. Handsome Nick
4. I Heard You Singing (In The Other Room)
5. I Don’t Mind
6. Good Times, Bad Luck
7. Male Secretary
8. Fast Thrills
9. Back To Zero
10. If You Wanna Roll
11. Masters Touch
12. Speak No More
13. The Dreamer

Line-up:
Alex Szegedy – guitar, vocals
George Szegedy – drums
Spencer Young – bass, vocals
William Young – guitar, vocals

THE PEOPLE’S TEMPLE – Facebook

HOZAC RECORDS

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