La constatazione che gli ultimi lavori degli HellLight e dei The Nihilistic Front, ascoltati a pochi giorni di distanza uno dall’altro, possano essere catalogati entrambi sotto la voce “doom”, ci fa capire quanto ampio possa essere lo spettro sonoro di un genere che molti, in maniera superficiale, considerano solo “una specie di heavy metal suonato a 16 giri” ….
Infatti, se la band brasiliana incarna il lato consolatorio del genere, dove le melodie malinconiche tendono a rappresentare la fine di tutto come un qualcosa di doloroso ma accettabile, proprio in virtù della sua ineluttabilità, il duo australiano ci sbatte in faccia senza alcuna misericordia la lenta, inesorabile, disgregazione di un’umanità il cui dibattersi assomiglia più allo spasmo mortale di un insetto appena calpestato che non ad un eroico ansito di sopravvivenza.
Chris e Gaz, al loro quarto full-length, ma primo prodotto sotto l’egida di un’etichetta, la britannica Aesthetic Death, proseguono, con un titolo programmatico come Process Of Annihilation, il loro tetragono lavoro di demolizione psichica che dura fin dagli esordi datati 2006.
Nessuna concessione melodica, nessuna luce in fondo a un tunnel che, anzi, è probabilmente crollato intrappolando definitivamente chi al suo interno ne stava cercando affannosamente l’uscita …
I due musicisti di Melbourne fanno propria e rielaborano la lezione dei seminali concittadini Disembowelment, estremizzandola ulteriormente, se possibile, e lasciandoci in eredità, alla fine di questo viaggio di espiazione, un mondo in macerie come quello raffigurato nella copertina.
Un altro imperdibile monolite di incomunicabilità, perfetto per chi sia riuscito a mantenere ancora un barlume di lucidità dopo l’ascolto dell’ultimo disco degli Station Dysthymia …
Tracklist :
1. Confronted By the Obscure
2. Process to Annihilation
3. Opaque Shadows
4. A Working God
Line-up :
Gaz – Guitars, Bass
Chris – Vocals