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Recensione : The Moth Gatherer – A Bright Celestial Light

Da Stoccolma arriva questo interessantissimo gruppo musicale. Genere ? Tanti, siamo nei dintorni dei Neurosis, sì sempre loro: io sono fissato ma, davvero, loro hanno scritto una terra di mezzo di certa musica.

The Moth Gatherer – A Bright Celestial Light

Composizioni eteree, che all’improvviso stramazzano al suolo, sanguinando splendidamente. C’è l’hardcore inteso come urgenza, un po’ di elettronica, ma soprattutto c’è un silenzio da riempire, i nostri sensi morti da risvegliare e i The Moth Gatherer lo fanno benissimo. Le pause sono importanti. Tra due suoni ce ne possono essere di infiniti. Tra la vita e la morte, ci sono mondi da capire. Ci sono musiche come queste che possono risvegliare qualcosa, dare emozioni. Ma se siete interessati alla copertina, o alla pesantezza o alle vostre pose, qui capitate male. In A Bright Celestial Light le belle storie stanno a zero. Sofferenza, intensità e passione. Infatti il masterizzatore del disco è Karl Daniel Liden dei Terra Tenebrosa, un gruppo che chi deve conoscere già lo conosce. Questo disco è bellissimo a mio avviso. Ma il mio avviso potrebbe non essere il vostro. E quest’ultima frase dovrebbe essere scritta sulla confezione di ogni recensione.

Tracklist:
1.The Water That We All Come To Need
2.Intervention
3.A Road Of Gravel And Skulls
4.The Womb, The Woe, The Woman
5.A Falling Deity

Line-up:
Alex Stjernfeldt
Victor Wegeborn

THE MOTH GATHERER – pagina Facebook

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