Dai recessi più profondi del territorio australiano arrivano i The Dead, trio dedito ad un death malato, dalla forte componente doom acida, una musica estrema, potentissima e abominevole.
I tre demoni (Chris Morse alle pelli, Adam Keleher alla sei corde e al basso e l’orco Mike Yee) cominciano a seminare male intorno al 2005 ed il primo parto sulla lunga distanza risale al 2007 con l’album omonimo, seguito da un Ep e dal full-length “Ritual Executions” del 2009.
Il nuovo lavoro è ancora una volta un mastodontico salto nel più nero sound estremo: i primi due brani (Maze Of Fire e Disturbing The Dead) sono esasperanti come il lento incedere di una creatura che, a fatica, risale dagli inferi per scaricare tutta la sua malvagità; musica malata, un trip da incubo dove il death metal è frustrato da digressioni di doom stonerizzato, un monolite di metallo drogato, dove non esiste il minimo spiraglio di luce.
L’inizio tribale di Terminus che sfocia in un doom camaleontico, granitico e dannatamente affascinante, violentato dal growl spaventoso del vocalist, è manna per gli amanti del genere nonché uno dei migliori esempi di death contaminato sentiti ultimamente.
La title-track, posta in chiusura, è il brano più doom/stoner del lavoro, sempre nero come la pece, ma le atmosfere classiche desertiche sono presenti in maggior quantità rispetto alle song precedenti; rimane comunque l’impatto di una pesantezza devastante e l’ultima testimonianza sonora del lavoro è affidata al solo growl di Yee, una bestia infernale ferita a morte.
Grazie alla Transcending Obscurity un gruppo del genere ha trovato modo di arrivare alle nostre orecchie, non lasciatevi sfuggire questa magnifica esperienza sonora.
Tracklist:
1. Maze of Fire
2. Disturbing the Dead
3. The God Beyond
4. Terminus
5. Deathsteps to Oblivion
Line-up:
Chris Morse – Drums
Adam Keleher – Guitars, Bass
Mike Yee – Vocals