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Recensione : The Cyon Project – Tales Of Pain

"Tales Of Pain" ci consegna una band di indubbio valore che, senza timori, rilegge i suoni rock più in voga in questi anni con buone idee ed indubbio talento.

The Cyon Project – Tales Of Pain

Esordio tramite Pavement per The Cyon Project, band di Torino autrice di un debutto sulla lunga distanza molto originale nel suo accomunare suoni heavy stoner e ritmiche che, a tratti, sfiorano il nu metal, inserendo parti da colonna sonora (Quentin Tarantino) e melodie che si rifanno indubbiamente al prog.

Tales Of Pain vive di questi contrasti, con il vocione di Marco Priotti a deflagrare con una prova tutta grinta, vicina ai toni hetfieldiani o, se preferite, a buona parte dei vocalist post grunge, unico elemento che può ricordare un minimo il genere.
Per il resto, il lavoro è un’autentica sorpresa già dalla prima canzone (Joe), sorta di spiazzante intro tra Morricone, Tarantino e southern rock, e chi si aspettava una partenza tutta grinta e groove deve attendere poco più di tre minuti prima che Cheesy Song esploda, bissata dal singolo Mr.Creosote.
Ritmiche grasse e cariche di groove lasciano spazio o amoreggiano con ottime melodie sinfoniche, marchio di fabbrica della band, ed il tutto è perfettamente in armonia tanto che i due brani a metà del disco (Phantom Limb e Isaac Foretold It), i più orchestrali del lotto, risultano i migliori di questo album.
In Raise Your Head, affiorano, insieme all’elemento sinfonico, spunti progressivi che creano un’ottima variante al già molto originale songwriting del disco, fornendo un tocco di eleganza ai brani e convincendo l’ascoltatore d’essere di fronte ad un combo fuori dagli schemi.
John Rider, parte con un giro di basso slappato alla Primus, per poi viaggiare su strade tra nu metal ed energico stoner, e Tales Of Pain si chiude così con il brano più ordinario del lotto, anche se dal tiro micidiale.
Altro disco da ascoltare e riascoltare, quest’album ci consegna una band di indubbio valore che, senza timori, rilegge i suoni rock più in voga in questi anni con buone idee ed indubbio talento.

Tracklist:
1. Joe
2. Cheesy Song
3. Mr. Creosote
4. Riot
5. Rulemaker
6. Phantom Limb
7. Isaac Foretold It
8. Average People
9. Raise Your Head
10. Sandglass
11. John Ryder
12. Englewood’s Hotel

Line-up:
Mad Mike – Bass
Nicola Palma – Drums
Fabio Cyon – Guitars
Marco Priotti – Vocals

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