Tamaryn, neozelandese di casa negli USA, ritorna, a distanza di tre anni da “Tender New Signs”, con i dieci brani di Cranekiss. Il nuovo lavoro, sempre in uscita per Mexican Summer e orientato su chiare sonorità dream pop/shoegaze, scivola via tra voce sognante e melodie pacate.
Le dilatate note di synth, unite al ritmo scarno e al cantato più che delicato, fanno di Cranekiss la discendente diretta del suono che fu dei Cocteau Twins, mentre lo spirito positivo di Hands All Over Me, si scioglie di fronte all’animo più introverso e notturno dell’emotiva e coinvolgente Last.
Lo stratificarsi, apparentemente impastato, di Collection, mettendo i colpi di batteria in primo piano, si lascia guidare da synth e chitarre, lasciando che a seguire siano il morbido accarezzare dell’avvolgente Keep Calling e l’angusto soffocare wave di Softcore.
L’incedere al sapore di inesorabile di Fade Away Slow, invece, accompagnando con il suo affascinante ondeggiare, ipnotizza e tiene assorti, cedendo al nebuloso galleggiare di I Won’t Be Found la possibilità di disegnare sognanti vie di fuga.
Sugar Fix, infine, procedendo con piglio deciso, apre alle atmosfere sospese della conclusiva Intruder (Waking You Up).
Con questo terzo disco, Tamaryn, conferma quanto di buono già presentato in passato. I dieci brani di Cranekiss, infatti, pur pagando pegno al “già sentito”, riescono a ritagliarsi un proprio spazio grazie alle ottime scelte melodiche e alla qualità compositiva. Un disco dream pop/shoegaze che non vuole aggiungere nulla di nuovo, ma che suona dannatamente bene.
Tracklist:
01. Cranekiss
02. Hands All Over Me
03. Last
04. Collection
05. Keep Calling
06. Softcore
07. Fade Away Slow
08. I Won’t Be Found
09. Sugar Fix
10. Intruder (Waking You Up)